CUTIGLIANO. BIOLCHINI CEDE LA GESTIONE DEL BAR ITALIA

Bar Italia. Il passaggio delle consegne
Bar Italia. Il passaggio delle consegne

CUTIGLIANO. La Befana che 32 anni fa ci ha aperto la porta, oggi nello stesso giorno la chiude; il sindaco Braccesi padre ci ha accolse e il sindaco Braccesi figlio ora ci saluta. Sembra che non sia cambiato niente invece è cambiato tanto (ma ne parleremo dopo). In effetti 32 anni di gestione di un’attività di un locale non di proprietà o di famiglia sono una cosa un po’ anomala nel nostro settore e quindi – aldilà dei meriti che in tanti ci hanno riconosciuto – necessita ringraziare chi ci ha fornito le basi da cui partire.

Devo rammentare che ora da anni questa incombenza è totalmente riservata alla scuola, mentre quando io ero ragazzo chi non poteva studiare veniva formato in primo luogo dai genitori (e noi dobbiamo ringraziare i nostri che sono stati un esempio di onestà, laboriosità e altruismo) e che se volevi acquisire un mestiere dovevi seguire, guardare e cercare di imparare dai datori di lavoro.

Io devo ringraziare la signora Franca Baicchi che, 47 anni fa, mi ha introdotto nel lavoro e, con lei, la signora Neris Bugelli che mi disse “Tu bimbetto mettiti all’acquaio” illustrandomi così una sorta di prospettiva di vita. Allora se volevi fare il cameriere non venivi messo subito a confronto con il cliente ma prima ti “testavano” facendoti fare tanti lavoretti ( pulire i giardini, rastrellare il viale, portare le legna per la stufa e da ultimo c’era da rigovernare). Devo poi ringraziare Sergio Tonarelli – rara figura di imprenditore – che successivamente mi ha dato libertà di gestione del ristorante La Grande Baita della Doganaccia e mi ha insegnato che nel lavoro dobbiamo guardare sempre più avanti ed essere al passo coi tempi.

A questi maestri vanno affiancati coloro che ci hanno aiutato nel quotidiano come: l’Amabile che si adoperò per trovarci un’abitazione vicina all’attività; la Romana (che purtroppo non ci può sentire) e la Natalina che ci hanno aiutato molto nella crescita della Daniela. Ovviamente devo ringraziare mia moglie che mi ha seguito in questa impresa e che si è cimentata con ottimi risultati in un lavoro (non conforme all’indirizzo scolastico da lei percorso), mia figlia Daniela che è stata una spalla validissima e che è intervenuta sempre nei momenti di bisogno e tutti i nostri dipendenti a cominciare dalla Paola che è stata con noi molti anni per finire con Andrea che è l’ultimo.

Un ringraziamento va a tutti i clienti perché un’attività senza clienti non può esistere. Ringraziamo tutto il paese ed i villeggianti che ci hanno sempre dimostrato riconoscenza in svariate occasioni a partire dall’inaugurazione di questo locale; per festeggiare i 25 anni di attività; per esserci stati vicini in occasione della morte dei miei genitori, per la laurea e il successivo matrimonio di Daniela e quando ho compiuto i 60 anni.

Credo questo dimostrato attaccamento sia dovuto al fatto di essere stati per 32 anni a disposizione dei clienti tutti i giorni e per quasi 24 ore su 24 ed aver creato così quel rapporto con i clienti che ti trasforma in confidente e consigliere disposto ad intervenire in caso di bisogno.

Da parte nostra abbiamo ristrutturato 2 locali e mai fatto mancare il nostro contributo alle associazioni ed alle manifestazioni paesane. Abbiamo dato vita a iniziative nostre come l’avere per primi fornito un servizio di bar e la produzione della pizza alla Sagra di Mezzestate, manifestazione tuttora in essere ora gestita dalle associazioni e che ne traggono linfa per realizzare altre iniziative; abbiamo trasformato in un prato fiorito piazza Catilina, realizzato questa grande struttura coperta che permette di organizzare e spesso salvare manifestazioni in caso di maltempo e passare dal piano bar al cinema per bambini, dal teatro a eventi culturali, dagli eventi sportivi in diretta alla tombola, e via di seguito.

Con l’aiuto di altri e con la collaborazione di Aldero Petrucci, allora presidente dello sci club, abbiamo dato vita a sfilate di moda una delle manifestazioni più importanti ora gestita direttamente dalla pro loco; promosso “ripuliamo il paese” che con l’aiuto del comune, del gruppo alpini, della provincia e di diversi volontari ha ottenuto un ottimo risultato; abbiamo proposto quei cartelli “Benvenuti a Cutigliano” trovando il modo di realizzarli quasi a costo zero; cercato di dare vita al progetto Qr code, valido servizio per farci maggiormente conoscere; abbiamo dimostrato che i presepi sono interessanti e apprezzati anche d’agosto. Grazie alla mia perseveranza abbiamo fatto in modo che a Cutigliano e a Pian degli Ontani si vedessero altri canali al di fuori dei 3 della Rai a mezzo del ripetitore di Roncobroccioli e ottenendo l’ufficializzazione e l’assegnazione delle frequenze per il Comune.

Tornando al discorso sul cambiamento del capoluogo vedo che sta maturando un’apprezzabilissima occasione costituita da tanti giovani che gestiscono le attività commerciali: Si parte dal Nonno Cianco ai ragazzi di Villa Patrizia, da Margherita, Laura e Alessio, Lavinia e Simone, Luca e Francesca, Andrea Lenzini, Rolando e Rita, Emanuele, Michela Bacci, Alessandro e Michela venuta dalla Romania. Poi Monica, la dottoressa Anna Breschi, Simone del Miramonte, Chiara, Diletta e Stella cui vanno aggiunti Jacopo e Alberto (che hanno da me rilevato la gestione del bar Italia ) e qualche altro non giovanissimo ma tuttora valido.

Tramite questi ragazzi che hanno scommesso sul proprio paese si è in un certo senso riprodotta la stessa situazione di 32 anni fa con solo una differenza rispetto ad allora: la nostra generazione invece di sviluppare quello che i nostri padri avevano creato e che serviva da volano al paese, lo ha quasi distrutto creando non si sa bene cosa tanto che al momento attuale le “grandi realizzazioni” (ad eccezione della Funivia sono cattedrali nel deserto inutili e pesanti come macigni che gravano sulle nostre spalle e inducono questi ragazzi ad addossarsi compiti molto gravosi. Rammentando che questa situazione in buona parte l’abbiamo creata noi vecchi dovremo e assicurare loro il nostro sostegno. Sono giovani che (io ne sono testimone) si danno molto da fare a proporre e realizzare iniziative per rilanciare il paese e che accettano consigli e suggerimenti.

Da parte mia pur non sapendo se potrò essere ancora alla loro guida nel Centro Commerciale Naturale gli assicuro che in ogni caso il mio aiuto non mancherà perché se noi vecchi vogliamo assicurare un futuro a questo paese abbiamo sempre più bisogno di loro, che – nella peggiore delle ipotesi – possono sempre trasferirsi altre parti mentre noi siamo e restiamo qui.

Pur non essendo facile con tutte le varianti che bisogna tenere in considerazioni inventare e realizzare qualcosa grazie ai ragazzi del Ccn, della pro loco, del coro parrocchiale credo il 2014 dalla Pasqua alla Befana sia stato un anno denso di manifestazioni originali e di qualità assai apprezzate dai turisti nonostante le avverse condizioni metereologiche. Concluse le attività collegate alle festività natalizie e dell’Epifania ora sono in cartello tre appuntamenti (Pasqua, Giro d’Italia e 50° anniversario del locale gruppo alpini).

A quei cutiglianesi brontoloni che dicono: “Sempre i soliti necci, sempre il solito Gigetto del Bicchiere, sempre il solito premio per lo Sport” chiedo di avanzare proposte e la disponibilità per realizzarle con il nostro aiuto. Quindi facciamo un forte applauso a questi ragazzi e ringraziamoli ogni tanto.

Romano Biolchini

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