CUTIGLIANO. Come prima mossa il neo-Sindaco Braccesi ha pubblicato la lettera aperta che segue (scaricala da qui):
Scrivo come sindaco di Cutigliano e, dunque, come una persona che – appassionato per una politica capace di ritrovare il senso migliore come servizio ai cittadini – si trova a doversi confrontare con i problemi di un piccolo Comune ma anche, in più, con la specifica questione legata alla realtà montana.
Il passato di Cutigliano, come ben sapete, parla la lingua di una riconosciuta centralità nell’intera cerchia di monti che sovrastano la pianura tra Firenze e Pistoia: una centralità che, per vari motivi, oggi deve essere riconquistata, rivissuta, reinterpretata.
Per questo c’è bisogno di autorevolezza e tenacia unite a gesti forti e concreti.
Dopo la fine, traumatica, di una Comunità Montana le cui vicende si trovano ora nelle aule giudiziarie e per le quali anch’io, come tanta parte dei montanini, attendo una chiarezza senza sconti per alcuno, e dopo la sua mancata trasformazione in Unione Speciale dei Comuni con la conseguente assegnazione alla Provincia delle finizioni (forestazione, patrimonio, agricoltura, tutela del suolo), è adesso necessario un radicale cambio di rotta.
Alla luce delle recenti novità normative sulle Province, ritengo urgente prevedere il ritorno alla Montagna di quelle fondamentali funzioni (comprensive di fondi, personale, mezzi …). Si tratta di costituire una Unione speciale dei Comuni: un nuovo livello istituzionale di riferimento che, ritengo, potrebbe essere realizzato in modo veloce tramite una specifica integrazione nella legge regionale 68/2011.
Questo il senso di una lettera che mi permetto di indirizzarvi in modo aperto: mettendola cioè a conoscenza dei cittadini di Cutigliano e degli altri Comuni montani ma anche di chiunque – e sappiamo sono numerosi – Cutigliano e l’intera Montagna Pistoiese ha nel cuore.
Mi riferisco a una Unione da intendere non solo come punto di riferimento istituzionale e perno di una nuova e moderna organizzazione associata, per aree interne omogenee, delle funzioni amministrative, ma anche come leva e strumento per lo sviluppo futuro della Montagna: uno sviluppo che certo non interessa solo chi abita qui ma riguarda tutti.
Molti gli esempi concreti di ciò che la nuova realtà istituzionale consentirebbe: un migliore e continuativo utilizzo del personale forestale (con ripristino della funzione di polizia locale), il recupero dei fondi Bim che tornerebbero a essere dovuti, la possibilità di accedere con agevolazioni ai fondi comunitari 2014/2020 e al piano regionale di sviluppo grazie a un più razionale metodo di preparazione delle proposte per ottenere finanziamenti, costituendo di fatto una cabina di regia comune.
In sintesi: questo tipo di riforma istituzionale può essere la premessa necessaria, unita a una progettualità che certo spetta a noi rimettere in gioco, per far arrivare a Cutigliano maggiori risorse – sia sulla parte corrente che per investimenti – grazie a una rinnovata capacità di attrarre progetti e finanziamenti non solo regionali ma anche nazionali ed europei.
Ringrazio per l’attenzione da Voi riservata, nel rispetto delle specifiche competenze, a questa mia forma di comunicazione pubblica: sono certo che non mancheranno, nell’immediato futuro, occasioni concrete per riprendere, verificare e definire nei dettagli quanto mi sono adesso permesso di sottolineare.
Cordialmente
Tommaso Braccesi
La lettera aperta è stata spedita a Dott. Enrico Rossi Presidente Regione Toscana Piazza Duomo 10 Firenze; Dott.ssa Federica Fratoni Presidente Provincia di Pistoia Piazza San Leone 1 Pistoia; Dott. Marco Manneschi Presidente Commissione Affari Istituzionali Consiglio Regionale della Toscana Via Cavour 2 Firenze; e p.c. Al Sindaco del Comune di Abetone Giampiero Danti Abetone; Al Sindaco del Comune di Piteglio Luca Marmo Piteglio; Al Sindaco del Comune di San Marcello P.se Silvia Maria Cormio San Marcello P.se; Ai Consiglieri Regionali Aldo Morelli, Gianfranco Venturi, Antonio Gambetta Vianna, Roberto Giuseppe Benedetti, Consiglio Regionale Via Cavour 2 Firenze.
A séguito di tanto, Marco Ferrari, il consigliere di opposizione della lista Cutigliano. È qui che voglio vivere, commenta laconicamente:
… se non fosse su carta intestata del Comune di Cutigliano si potrebbe scambiare per un comunicato del Comitato Recupero Ammanco: Scandalo della Comunità Montana, Unione Speciale dei Comuni, deleghe territoriali perse, perfino i Bim che fino a poco più di un anno fa nessuno sapeva cosa fossero.
Un grazie, anche se non menzionato nella missiva, al Comitato Recupero Ammanco Comunità Montana, per aver operato per l’interesse della Montagna e per l’ottenimento di una verità dura a venir fuori.