CUTIGLIANO. Il Sindaco Tommaso Braccesi scrive:
Chi attraversa il centro di Cutigliano, passeggiando davanti a Palazzo dei Capitani della Montagna, troverà un ponteggio per importanti lavori di restauro.
In questo momento è in corso il salvataggio di un bene di enorme valore storico e artistico che inostri avi ci hanno consegnato e che siamo chiamati a conservare nel tempo e trasmettere integro alle nuove generazioni. Infatti nella disattenzione complessiva i famosi stemmi posti sulla facciata del Palazzo si stavano sbriciolando e ci sono stati anche distacchi lapidei con lacerazioni e distruzioni di alcune parti.
Questo ci ha costretto a intervenire tempestivamente, attivando le complesse procedure amministrative necessarie e la ricerca di risorse economiche (per le note vicende di carattere economico/finanziario, l’amministrazione comunale non sarebbe stata in grado di provvedere da sola).
Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia per aver compreso la gravità dello stato di conservazione degli stemmi e aver concesso il contributo richiesto.
Non piace a nessuno vedere Palazzo dei Capitani della Montagna “oscurato” ma i restauri servono per conservare nel tempo contro l’usura degli agenti atmosferici. I luoghi d’arte italiani, nonostante la persistente crisi economica, fortunatamente sono pieni di ponteggi e cantieri, anche nel periodo estivo ed è sufficiente fare un salto nel centro storico di Firenze per vederne presso importanti e straordinari monumenti.
Nel nostro caso le operazioni di restauro necessitano di condizioni climatiche favorevoli per poter applicare protezioni e consolidanti sulla pietra; in primavera e in autunno il rischio di pioggia è più elevato e l’umidità avrebbe danneggiato lo svolgimento delle operazioni.
Tutti i soggetti coinvolti, compresa la Soprintendenza che ha il compito di sorvegliare l’andamento dei lavori, sono impegnati ad una rapida conclusione dei medesimi. Sono già state concluse le operazioni di pulitura e preconsolidamento ed è iniziata la fase delicata dell’integrazione del modellato.
Chiaramente abbiamo già previsto soluzioni per garantire una parziale visibilità della facciata ma sempre nel rispetto dei lavori del restauro e delle norme di sicurezza per le maestranze e per i passanti.
Infine, considerato che il degrado degli stemmi aveva raggiunto un livello di elevata pericolosità – con molte parti fratturate e a rischio caduta – in caso di rinvio dei lavori saremmo stati costretti a prendere misure “restrittive” per la salvaguardia dell’incolumità dei passanti.
Tommaso Braccesi
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- Foto 1. Livello di degrado di uno stemma raggiunto a causa del mancato intervento di restauro nel tempo
- Foto 2. Stemma angolare con una profonda lesione a rischio caduta