CUTIGLIANO. Il Granducato di Toscana, passato dal 1807 sotto il dominio della Francia, è assegnato da Napoleone alla sorella Elisa Baciocchi, nominata Granduchessa.
Napoleone modifica gli ordinamenti giuridici e le istituzioni amministrative a seguito delle quali Cutigliano diventa parte del Cantone di San Marcello e, in luogo del Gonfaloniere, viene amministrato da un “Maire”, il Sig. Antonio Lazzerini, incaricato dai francesi di registrare lo stato civile della popolazione, fino ad allora esclusiva prerogativa dei parroci e delle autorità ecclesiastiche.
Il congresso di Vienna del 1815 rimette sul trono del Granducato Ferdinando III e ripristina lo “status quo” per cui ritorna il Gonfaloniere e il Comune viene ancora gestito da Antonio Lazzerini dotato del sigillo comunale con la scritta “Comune di Cutigliano 1817”.
In seguito un cutiglianese di rilievo, carbonaro e mazziniano, Giovanni Baldaccini, si distingue per portare in salvo i ricercati politici che dall’Emilia si rifugiano in Toscana attraverso la Doganaccia. Comunque l’elenco, anche se carente, di coloro che nel cinquantennio che va dal ritorno dei Medici (1815) alla unità di Italia (1861) riportano la carica di Gonfaloniere è il seguente:
- Antonio Lazzerini (1815-1818)
- Francesco Gaetano Franceschi (1818-1843)
- Giovanni Bacci (1832-1837)
- Ignazio Lazzerini (1838-1843)
- Domenico Bacci (1844-1853)
- Luigi Bacci (1860-1863)
Nel 1864 è Carlo Franceschi a ricoprire la carica di Gonfaloniere che lascerà nel 1865 quando il governo nazionale istituisce la carica elettiva di Sindaco.
Dopo l’annessione della Toscana al Regno di Italia, nel palazzo Pretorio di Cutigliano, nel mese di giugno 1865, si svolgono le elezioni amministrative per la nomina del Sindaco assegnata dai consiglieri eletti all’avvocato Giulio Sichi.
L’elenco successivo è il seguente:
- Ingnazio Lazzerini (1880-1882)
- Matteo Giannini (1882-1891)
- Cav. Marcello Bruni (1891-1916)
- Francesco Amidei (1917-1920)
- Ing. Lapo Farinata degli Uberti (1920-1926)
Il 18 aprile 1926 l’ing. Farinata degli Uberti a seguito delle norme introdotte dal regime fascista riceve la nomina a Podestà, pur non essendo propriamente di sentimenti fascisti.
Nel 1936 lo stesso è nominato Podestà del neo costituito comune di Abetone, dove contestualmente si trasferisce come residenza.
l’Ing. Ettore De Castro (di razza non ariana) resta in carica per alcuni mesi. A lui comunque si deve la costruzione della croce sul promontorio di San Vito, simbolo del cattolicesimo.
Seguono:
- Dott. Aldo Calmieri (non Sindaco ma commissario prefettizio – 1937-1938)
- Cav. Giulio Baldacci, prima commissario e poi Podestà (1938-1943)
- Fosco Chiti, Sindaco nominato dal Comitato di Liberazione il primo ottobre 1944 e sostituito subito da Luigi Bandini
- Avv. Giuseppe Niccolai Lazzerini, dal 31 marzo 1946 al 1954
- Cav. Foresto Petrucci (1954-1956 )
- Sen. Cav. di Gr. Croce Giorgio Braccesi (1956-1961)
- Maestro del Lavoro, Cav. Giovanni Micheli (1962-1964)
- Dott. Massimo Braccesi dal 1965, per 25 anni, fino al 1990. Fu quasi un record la sua permanenza a Sindaco per un venticinquennio tant’è che fu chiamato anche a Roma al Maurizio Costanzo Show.
- Rag. Enzo Lenzini (1990-1995)
- Cav. Rag. Graziano Nesti (1995-2004)
- Dott.ssa Marina Lauri (2004-2009)
- Carluccio Ceccarelli (2009-2014)
- Dott. Tommaso Braccesi, eletto il 25 maggio 2014 e ovviamente in carica.
Prof. Paolo Baldassarri
Presidente Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista
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Bibliografia essenziale:
- Cutigliano, Ieri oggi e domani – Silvio Lenzini 2008
- Cutigliano pistoiese, guida storica – Alberto Mozzanti 1925
- Testi vari – Paolo Bellucci dal 1973 al 1984
- Turismo nella Provincia di Pistoia – Emilio Becheri 1984
- Testi vari – Silvio Lenzini dal 1986 al 2006
- Inventario archivio storico dei Comuni di Abetone e Cutigliano, Ediz. Rindi 2005