CASALGUIDI. Daghini interviene sulle dichiarazioni di Gorbi (vedi):
Per non alimentare polemiche con il capogruppo dei Popolari Riformisti dott. Federico Gorbi, mi ero ripromesso di chiudere la vicenda delle commissioni fiera. Vista la sua pubblicazione alla stampa, di notizie non vere, mi vedo costretto a replicare.
Nella due commissioni precedenti il capogruppo Gorbi ha sempre tenuto un comportamento irriguardoso nei miei confronti, dalle assurde pretese di essere verbalizzato nei suoi interventi, cosa poi rigettata dal segretario, a apprezzamenti offensivi alla mia persona e altro.
Tengo a sottolineare che gli invitati, sindaco, assessori o membri (anche dell’opposizione) della commissione non hanno avuto nulla da eccepire, sulla mia condotta di dette sedute. Le critiche sono state solo del dott. Gorbi, un motivo ci sarà, o tutti gli altri sono degli incompetenti o avevano gli occhi foderati di prosciutto o forse il tutto era preparato a arte, per creare caos e discredito.
Veniamo all’ultima seduta: per avere la più ampia partecipazione al dibattito, oltre alla modifica del regolamento, sono stati invitati dal presidente, anche i capogruppo e, in via del tutto eccezionale, un consigliere; il tutto per la buona pace di tutti.
Nonostante questo, anche questa è degenerata sempre e esclusivamente per le escandescenze di Gorbi. Tra il pubblico una persona ha tentato di prendere la parola, ripresa è venuta a colloquio con Gorbi. Il consigliere Menchetti è intervenuta bonariamente, senza imporre nulla, facendo presente il regolamento, senza volersi sostituire alla mia figura.
Successivamente sono intervenuto perché il dibattito era bloccato, invitando a proseguire l’intervento al termine della seduta. Non capisco la reazione del dott. Gorbi, che è uscito dall’aula mandandomi a fare in c… Per quanto riguarda il verbale, il dott. Gorbi sa benissimo che spetta a membri della commissione invitare i capogruppo o sindaco: avere una carica non vuol dire essere invitato permanente. In quel frangente l’intervento Penta era negativo perché ha interrotto un pubblico servizio, con tutte le conseguenze.
È stato solo grazie al mio buon senso che ciò non è avvenuto per alcuni minuti, nonostante tutto è proseguito. Nel verbale contestato senza titolo da Gorbi, non è stata citata la frase “mandavo a fare in culo” (il presidente): mi vorrà scusare, ma a differenza sua, non amo usare un linguaggio scurrile e prevaricatorio, tantomeno, riportarlo nei verbali ufficiali, cosa del resto vietata.
Accetti un consiglio, cerchi di guadagnare consensi con metodi diversi, ma forse gli chiedo troppo: è nella sua natura usare questi sistemi, specialmente quando vede rosso, come un toro alla corrida. Solo che generalmente a perdere in malo modo, è sempre quest’ultimo.
Roberto Daghini
Presidente Commissione II