«DAL SANGUE DELLE VITTIME SONO NATI COSTITUZIONE E REPUBBLICA»

Enrico Rossi alla inaugurazione del centro di documentazione
Enrico Rossi all’inaugurazione

PONTE BUGGIANESE. “Dal sangue delle vittime che oggi ricordiamo sono nati la Costituzione e gli ideali che hanno fondato la nostra Repubblica. Solo l’unità con tutti i popoli europei e con la Germania poteva salvarci da ulteriori tragedie e permetterci di continuare sulla strada della democrazia, del progresso, della libertà”.

È questo uno dei passi del breve indirizzo di saluto che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto ai presenti in occasione dell’inaugurazione del Centro di documentazione, a Ponte Buggianese, dell’eccidio del Padule di Fucecchio, la strage di cittadini inermi compiuta dalle truppe tedesche della ventiseiesima divisione corazzata, che il 23 agosto del 1944 provocò 174 morti. Presenti i ministri degli esteri italiano e tedesco, Paolo Gentiloni e Frank Walter Steinmeier, la cerimonia ha visto la partecipazione dei sindaci dei comuni del comprensorio, per i quali ha preso la parola quello di Ponte Buggianese, Pierluigi Galligani.

Dopo aver ricordato, per tutte, Maria Malucchi e Carmela Arinci, la più giovane e la più anziana delle vittime, una bimba di 4 mesi e una donna di 93 anni, il presidente Rossi ha richiamato il gemellaggio di tanti comuni toscani con città tedesche, e si è augurato che da occasioni come queste possano nascere altri legami tra i due popoli, osservando come “la presenza del rappresentante della repubblica tedesca assume un significato che va oltre quello della riconciliazione e quindi accogliamo molto volentieri il ministro degli esteri tedesco”.

I due ministri con il sindaco di Ponte Buggianese
I due Ministri con il Sindaco di Ponte Buggianese

“La Regione investe molto – ha aggiunto il presidente Rossi – per conservare il patrimonio rappresentato dall’antifascismo e dalla Resistenza, ma oggi il cammino della libertà è minacciato dal fondamentalismo islamico e dal terrorismo, che rappresentano una sfida alla nostra civiltà a cui dobbiamo rispondere.

“L’altro pericolo nel mondo globalizzato è rappresentato dalle paure, dagli attacchi nei confronti dell’ambiente, dallo sfruttamento della povertà, dalla mancanza di regole che rappresentano una minaccia alle conquiste che abbiamo raggiunto. È il fondamentalismo che produce i profughi, fa alzare muri e crea argini alla fratellanza ed è contro questo che dobbiamo combattere”.

Il presidente non ha mancato infine di ricordare che dei 10.000 civili trucidati in Italia dopo l’8 settembre 1943, ben 4.500 sono stati uccisi in Toscana nel corso di oltre 280 stragi nazifasciste che insanguinarono 83 Comuni toscani.

[carradori – toscana notizie]

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