SAN MARCELLO. Detto in tutta sincerità e senza spirito di polemica alcuna, ma che i figli del M° Molinari Pradelli propongano al Comune l’intitolazione dei Giardini del Severmino al padre loro e che il Comune entusiasticamente accetti, ci fa un po’ sorridere: ha un che di ruffiano e di falsamente nobile (vedi).
Sempre che i figli del noto Maestro non abbiano deciso, per degnamente onorare la memoria del Padre, di elargire una somma bastevole al recupero serio e dignitoso di quello che un tempo era il salotto buono di San Marcello.
In questo caso, seguendo la filosofia di Manes, il promotore della carità for business, “la cosa” avrebbe un senso.
Comprendiamo che certi discorsi faranno rabbrividire il/la primo/a cittadina Silvia Cormio, persona “acculturata” e che per mestiere restaura, ma noi avremmo preferito, se mai si fosse voluto compiere un’azione socialmente utile e meritevole, gratificare qualche cittadino tuttora vivente ed operoso magari con una proposta di Cavalierato della Repubblica per la sua vita dedicata al lavoro, esempio “pratico” per le generazioni attuali.
In Montagna di persone simili ce ne sono ancora molte e così, a pelle e subitaneo mi viene in mente Alberto, il Parrucchiere di via Roma. Da una vita svolge il suo lavoro con perizia e dedizione; quando era più giovane “serviva” anche il “macellato” Ospedale Pacini e tutti coloro che non potevano, per motivi fisici, andare nella sua bottega. Loro non potevano e ci andava lui.
Signori, non per niente, ma figure di questo tipo esistono ancora? Allora, Sindaco/a Cormio, perché non proporre Alberto per una bella croce di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana? Che ne dice?
E poi, diciamolo francamente, quel tono mieloso e “subordinato” al villeggiante di lusso che degnava con la sua presenza gli “indigeni” fa un po’ rétro e conferma ancora una volta la tendenza catto-comunista di soddisfare il Signore (non quello dei cieli) e la sua progenie. Se però i figli del Maestro “sganciano”, le forbici per il taglio del nastro le porto io.
Ciò detto saremmo anche curiosi di approfondire due argomenti più “terra, terra”:
- come si fa ad appaltare dei lavori per il Cimitero di San Marcello con un ribasso d’asta del 47% (vedi)? Si è forse trovata qualche ditta in vena di regalìe?
- a proposito del video su Zanzotto, commissionato da ben sei anni, come ci dice l’Assessore Sobrero (vedi), perché tanta reticenza nel fare nomi e cognomi, anno di commissione, nome dell’artista e relativa spesa? Fra l’altro sembrerebbe dal tono criptico dell’Assessore che i “dindi” siano stati presi e il prodotto non consegnato. L’assessore/a è a conoscenza che esistono anche un codice civile e un codice penale?
Come si può ben osservare più che di nastri qui ci sarebbero parecchie teste da tagliare e non basterebbero le forbici di rito: ci vorrebbe una motosega!
Per ora è tutto, però l’idea di fare una cosa seria, e cioè di proporre il cavalierato per Albertino, può per il momento metterci tutti d’accordo.
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P.S. – Nessuno proporrà lo scrivente per una simile onorificenza: lo denuncerei! Ma io sono io.
Cavaliere no, De Matteis! A San Marcello c’è digà il commendatore Gualtierotti, basta anche lui.
Buona sera
Risposte alle sue domande.
1- non è ora che c’è da spiegarsi….forse ora è un prezzo onesto…(forse ci sarebbero tante cose da dire sui prezzi d’asta e sui surplus che generano….)
2- forse però c’è ancora qualche cosetta che non torna…
Per quanto riguarda il resto bè…la famosa Agenzia di Stampa Centrale della Corea del Nord KNCA, ha lasciato intendere che Kim Jung Il …qualcosa…nelle sue modeste esibizioni che solo ai subdoli capitalisti come noi, potrebbero essere assimilate al culto della personalità, è stato più volte in vacanza studio a S.Marcello, dove tra l’altro i bene informati a Pyong Yang (Se non potete farne a meno dite pure Ping Pong) dicono avere incontrato più volte il noto luminare pistoiese esperto in spurghi e fosse biologiche (di cui già trattato in altra sede sul Vs. giornale).
Massimo Scalas
PS. pare che anche Kim (Jung Il…qualcosa….ma cosa?…A si! Kim il modesto) trovi esagerata l’intitolazione del Parco al Maestro
lasciatemi usare un ossimoro:
Come è assordante questo silenzio.
Ma, insomma, si potrà mai sapere chi è questo “piccolo principe”, come l’assessore lo chiama. professionista che si è intascato i soldi del Comune, cioè di tutti noi, per un lavoro che non ha svolto?
Oppure era una bufala?
In entrambi i casi, assessore, una bella figura non la sta facendo, sono passati già dieci giorni dalla sua esternazione.
O forse è stata colpita nel vivo dopo che è venuto fuori quanto è costato ben 5 minuti di video autocelebrativo sul “Parco delle stelle” (quasi 2440,00 euro), ed è uscita malamente con quella storia infelice del video di Zanzotto, quasi come una legge del contrappasso, lasciando il baco del dubbio in tutti (politicamente non è stata una bella intuizione, a meno che …….)?
Suvvia, non sarà difficile raccontare le cose come stanno, rispondendo a poche semplici domande:
> chi sarebbe il professionista che avrebbe preso i soldi senza fare il lavoro ?
> a quanto ammonterebbe la cifra intascata?
> chi avrebbe commissionato il video su Zanzotto?
> quale criterio era stato utilizzato?
> chi avrebbe autorizzato il pagamento di un lavoro che non sarebbe stato fatto?
> come intenderebbe recuperare il video, oppure i soldi?
(vede uso il condizionale, così la salvo: può dire sempre che lo ha sentito dire e che non ne è certa);
poi, ormai che ci sono, chiederei:
> quale criterio è stato utilizzato per scegliere chi avrebbe fatto il video sul Parco delle stelle?
> perchè è stato pubblicato sul canale personale “youtube” del videomaker e non in uno istituzionale (se doveva servire per la promozione del territorio)?
Attendiamo con pazienza.
Caro Piccolo Principe…a questo punto Lei mi da il là per calare l’asso.
Caro assessore in Italia esiste questo decreto che da attuazione alla legge 190 del 2012 sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/04/05/13G00076/sg
quindi assessore Lei è tenuto a dare conto alle domande poste da Piccolo Principe e anche veloce. Lei sa che i cittadini oggi possono accedere a qualsiasi atto della PA. Rispetti la legge o se ne vada. Se non farà ne l’uno ne l’altro i pistoiesi sapranno che a Lei non vanno più dati non solo voti e incarichi, ma nemmeno le caramelle per il nipotino.
Massimo Scalas