A Pistoia approvato l’atto di indirizzo sulla De.Co e del Made in Italy
PISTOIA. Quello di Pietrasanta è stato il primo comune toscano a sostenere l’artigianato attraverso il marchio “Made In“. Merito della mozione approvata in consiglio comunale e presentata da Forza Italia da un’idea del dipartimento regionale tutela del made in Italy, coordinato dalla “azzurra“ Antonella Gramigna. Ne è seguita altra a Pistoia, nella scorsa legislatura, approvata anch’essa all’unanimità. Di recente, proprio a Pistoia, è stato approvato un Atto di indirizzo, facente seguito alla precedente mozione approvata, aggiungendo la DE.Co., per delineare maggiormente l’azione da compiere a favore della qualità e tutela della autenticità.
Il grande impegno politico in questo settore non si fermerà ovviamente qui, ma proseguirà con regolamenti ad hoc, appositamente studiati, grazie al gruppo FI, Pistoia Civica e Udc, e la Dirigente regionale Antonella Gramigna, tramite l’ascolto delle Associazioni di Categoria con le loro istanze e suggerimenti, e faranno da apripista ad altre realtà che si stanno affacciando a questa bella opportunità, come Lucca, Arezzo, Firenze, Prato, Massa e Livorno con le loro province.
“Sono particolarmente soddisfatta per la presentazione ed approvazione dell’atto di indirizzo sulla DE.Co e del Made in Italy, a cura del gruppo consiliare Forza Italia, Pistoia Civica e UDC — scrive Gramigna — perchè come esternavo spesso in occasione delle ultime elezioni amministrative, la città che ho in mente per il futuro è una città che investe sulla bellezza, sul suo valore e sulle opportunità turistiche, su di un artigianato di qualità, e sulla ricettività.
Sulla enogastronomia, sulla cultura e la conoscenza dei mestieri. Una Pistoia che crede ed investe sulla qualità data dal nostro Made in Italy-Tuscany- e devo dire di essere stata ascoltata.
La DE. CO, che è parte integrante del Made IN, é la “carta d’identità” di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto-produzione al luogo storico di origine.
In altri termini, è un certificato notarile contrassegnato dal Sindaco a seguito di una delibera comunale, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto.
Oggi, più che mai, con una globalizzazione che ha reso la qualità dei prodotti assai inferiore, si deve intervenire con forza, e maggiore identità, perchè si possano vedere le nostre capacità in prima linea, nel nostro territorio, con meno ingerenze di mercati di basso livello, e riqualificazione dei mercati in generale.
Ecco perchè DE.Co (Denominazione Comunale) con un ufficio apposito che dovrà asseverare tutte le aziende ed i loro “prodotti autentici”, non necessariamente alimentari.
Ciò vale per tutto il territorio nazionale, ovviamente, ma in particolar modo il territorio di pertinenza della mia delega, del Dipartimento regionale Toscano Made in Italy, per il quale ho istituito un gruppo di lavoro che si sta molto impegnando in questi mesi, in ogni Provincia, grazie ad i vari esponenti di riferimento individuati.
Infatti sarebbe auspicabile che in ogni Comune venissero attivate politiche e programmi idonei a sostenere la nascita, lo sviluppo ed il consolidamento di imprese operanti nel settore del Made in Italy, così come promossi strumenti di comunicazione delle iniziative territoriali e ad attivare o aderire a programmi di formazione idonei a consentire la professionalizzazione degli operatori economici ed il conseguente innalzamento dei livelli di qualità secondo gli standard del Made in Italy.
Altro impegno è quello a sviluppare una lotta più dura ai fenomeni di contraffazione in campo alimentare ed extralimentare, innanzitutto attraverso una più dettagliata etichettatura. Questi temi, che possono sembrare meramente tecnici, hanno ricadute importanti sulla nostra economia, perché la contraffazione è un vero e proprio furto che vale alcuni miliardi di euro l’anno.
A farne le spese sono i consumatori, che utilizzano merci scadenti e spesso nocive, gli imprenditori e i lavoratori italiani e il fisco. A trarne benefici, invece, è la criminalità organizzata. Altro tema è quello della demonizzazione del Vino, e l’uso di insetti nella filiera agroalimentare. Il Made in Italy è la nostra grande leva economica e di restituzione alle imprese del loro autentico valore. Azioni serie e concrete, e valorizzazione dei Comuni che mettono sotto la lente questo importante campo e approvano atti di indirizzo specifici, con azioni concrete è quanto chiediamo al governo, ed al Ministero dedicato al Made in Italy”.
Dipartimento Made in Italy Forza Italia toscana