danni erariali & silenzi. CORTE DEI CONTI, MA TI SVEGLI O NO?

Corte dei Conti

AGLIANA. Le denunce erano quattro e furono consegnate in luglio, ma l’assessore Maurizio Ciottoli non ricordava di quale anno.

La verifica d’archivio ha confermato che l’invio di quattro ricorsi è stato fatto il 7 luglio del 2016.

Nel successivo mese di novembre, l’allora consigliere comunale di opposizione (all’epoca, il Comune di Agliana era sotto il tallone del commissario di ferro Fragai) si recò anche per un colloquio interlocutorio dalla dott.ssa Acheropita Mondero, procuratore generale della Corte dei Conti della Toscana, per sapere se servivano integrazioni ai quattro esposti: uno sulla vicenda Agisport (ovvero sul danno dovuto alla mancata esecuzione dell’impianto di illuminazione notturna); uno sulla vicenda dell’agente di polizia municipale Emiliano Campanelli; un altro sulla vicenda del processo Nesti-Goduto e uno sui criteri di liquidazione delle competenze del Segretario Generale a scavalco dei Comuni del Mont-Ana.

Acheropita Mondero Oranges, Procuratore della Corte dei Conti

Il procuratore generale spiegò che la legge non permette alcuna risposta ai ricorrenti o cittadini: le notizie dell’esito dell’istruttoria sono secretate, ma trattandosi di una serie di vertenze di un Ente pubblico, sarà sufficiente provvedere al controllo della corrispondenza inoltrata in ingresso al protocollo comunale dalla Corte dei Conti stessa.

Ad oggi, dopo trentasei mesi e tre settimane, le uniche cose certe, sono la raccolta di documenti della Guardia di Finanza, condotta (la notizia sul nostro giornale) il 5 ottobre 2017, e una nota di “spiegazioni” restituite dalla segretaria generale Donatella D’Amico: ancora ignote, ma non per molto.

Maurizio Ciottoli, neo assessore al personale

Ciottoli, non si è ancora perso d’animo e, superate le prime settimane di turbolenza per l’insediamento nel nuovo ruolo di amministratore pubblico, ci assicura che disporrà una verifica della corrispondenza ricevuta per capire quale sia lo “stato dell’arte” delle sue istanze, che sottintendevano alla richiesta un serie di ristori dei danni indotti dai comportamenti abusivi/omissivi di dirigenti superficiali, se non addirittura incapaci o in malafede.

Il prossimo autunno, ci ha spiegato, farà un’istruttoria di riepilogo dei ricorsi inoltrati per conoscere il quadro delle sofferenze economiche dell’amministrazione ancora aperte, come hanno dimostrato le nostre inchieste.

Un ente, il Comune di Agliana, che ha gestito le vertenze in modo contrario all’accurata tutela dei cittadini; un “mondo alla rovescia”, in cui l’amministrazione popolar-democratica, nelle precedenti consiliature, pagava (profumatamente e inutilmente) dei professionisti per coprire dirigenti che avevano causato pasticci danneggiando anche l’immagine dell’istituzione, mentre avrebbe dovuto esercitare  azioni di responsabilità in sede civile per il ristoro dei danni subiti: un dipendente della Pubblica amministrazione ha, infatti, quattro livelli di responsabilità: civile, penale, amministrativa e contabile, oltre – ovviamente – a quella disciplinare, sempre molto accuratamente disapplicata e ignorata ad Agliana e Montale per la mancanza della commissione disciplinare, mai istituita dalla dott.ssa D’Amico.

Il vento, che soffia oggi in direzione contraria, viene a far volare le foglie cadute. Ora vedremo se si alzerà anche il polverone di anni di gestione da mettere, necessariamente, al vetrino del microscopio.

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


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