DANTE E IL SUO VIAGGIO ONIRICO

Marino Alberto Balducci
Marino Alberto Balducci

PISTOIA. Marino Alberto Balducci, Visiting Professor presso la Università di Stettino in Pomerania (Pl), sarà il protagonista del prossimo incontro del ciclo “Pensando ad Atene, riflessioni sulla democrazia contemporanea” voluto ed organizzato dall’Associazione Culturidea, Conservatorio san Giovanni, Fondazione Luigi Tronci con patrocinio del Comune di Pistoia e collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il tema scelto è quello della Divina Commedia, martedì 3 marzo ore 21.20 in corso Gramsci 37.

Questo incontro prosegue il ciclo che ha già visto protagonisti docenti come Roberto Fedi, Michele Maggi, Francesca Longinotti, Giovanni Capecchi, Roberto Ciabatti, Alessandro Pagnini, Filippo Buccarelli. L’opera dantesca sarà vista sotto la luce imperitura della sua importanza.

L’importanza infatti, non è stata data alla Commedia, intesa come un documento immortale ed universale, contenente principi che sono alla base della vita e compresi a fondo solo da chi ha vissuto un’esperienza di incontro con Dio, superando un viaggio di grandi prove, ma da tutte le Letterature ed i letterati del mondo.

Ed è proprio per questo motivo che, nonostante i secoli trascorsi, questo poema allegorico, può esser sempre considerato di grande attualità. In un mondo come quello di oggi infatti, dove la gente si trova in balia delle mode che cambiano continuamente e con i valori morali che si stanno sempre più perdendo, non troviamo più niente di fisso, immutabile ed assoluto, niente che resti se stesso con il passare del tempo. È per questo quindi, che si può considerare la Divina Commedia come un testo “sacro” che non passa mai di moda.

Il periodo storico e la situazione sono differenti dai tempi in cui venne scritta, ma i principi ed i valori che troviamo alla base del poema, sono quelli dell’uomo di ogni tempo. L’uomo ha, dunque, bisogno di rileggere la vita per decifrarne il senso. Anche Dante, nella cantica del Paradiso, si trova al termine del suo viaggio nell’al di là: l’Inferno, il Purgatorio, il Paradiso.

È giunto, come dice, «nel ciel che più della sua luce prende», nel cielo in cui riverbera più intensamente il fulgore della luce di Dio. Dunque la Divina Commedia è la storia di un viaggio. Tutta la letteratura è costituita da racconti di viaggi, perché non si viaggia solo attraverso gli spazi, ma anche attraverso il tempo, non solo nella fantascienza: tutta la vita dell’uomo può essere considerata un viaggio, è paragonabile ad una serie ininterrotta di tappe, di incontri, insieme ad altri compagni di viaggio. Allora si può dire che il viaggio di Dante nell’aldilà vuole essere la metafora, la rappresentazione allegorica del viaggio dell’uomo attraverso l’aldiquà.

Questi saranno gli spunti da cui partirà la riflessione del prof. Marino Alberto Balducci alla Fondazione Tronci in un incontro aperto e ad ingresso libero.

[culturidea]

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