ddl zan. IN PIAZZA DEL COMUNE “LA LOTTA NON SI FERMA”

L’invito

PRATO. Organizzata da Intersezioni, Comitato Gay Lesbiche Bisessuali Trans + Prato, collettivo Queer Riot, Arcigay Prato Pistoia L’Asterisco e Famiglie Arcobaleno in Toscana lunedì 1 novembre alle 18 in piazza del Comune a Prato si terrà “La lotta non si ferma”, manifestazione a cui hanno aderito numerose associazioni, organizzazioni sindacali e partiti di Prato.

“Ci troveremo in piazza – fanno sapere gli organizzatori – per tingere ancora una volta questa città di arcobaleno e per dirlo insieme: in tutta la Provincia, nelle nostre piazze, nelle nostre città l’odio non passa”.

“Noi non ci affossiamo!

Con la tagliola del Senato il DDL Zan è stato affossato, e con esso la possibilità che in Italia si arrivi ad una legge contro le discriminazioni misogine, abiliste, omolesbobitransfobiche, almeno nei prossimi mesi. L’Italia continua ad essere agli ultimi posti in Europa per tutele alla comunità LGBTQIA+ e contrasto alle discriminazioni.

E mentre il necessario progredire delle misure di tutela, garanzia e supporto fa un enorme passo indietro, le aggressioni e i reati d’odio proseguono, così come proseguono le intimidazioni e le violenze, le discriminazioni sul posto di lavoro o nella ricerca di una casa, il bullismo nelle scuole e sui social, e continuano a crescere le richieste d’aiuto.

Di questo momento doloroso per tutte le comunità marginalizzate, minorizzate e sottorappresentate dobbiamo fare un’occasione. Un’occasione per ribadire che la lotta per contrastare il paradigma eteropatriarcale e abilista che respinge la libertà di essere e di amare non si ferma qua.

L’odio non è un diritto, non è manifestazione di pensiero, non è esercizio di libertà.

Ora più che mai è necessario che tutte le forze e le realtà associative, politiche e sindacali, informali o strutturate, si uniscano per gridare che, mentre a livello nazionale si continua a non voler dare voce e rappresentanza a un mondo che reclama di essere visto, riconosciuto e tutelato, nei territori siamo insieme nella costruzione di una cultura dell’inclusione, dei diritti, del rispetto, con la guida delle persone che continuano quotidianamente a vivere sulla propria pelle le conseguenze di discriminazioni strutturali e istituzionalizzate”.

“Non potete fermare il futuro, e il futuro che stiamo costruendo è il futuro di tutti i corpi, di tutte le soggettività, di tutte le forme di amore, affetto, relazione, famiglia: è il futuro di tutti, tutte, tuttə”. 

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