PISTOIA. Dal 3 novembre scorso, per motivi legati alla sicurezza, agli studenti e al personale dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura “De Franceschi” è fatto espresso divieto da parte della preside di parcheggiare ciclomotori e auto nelle aree antistanti i plessi scolastici, con conseguente disagio non solo per chi frequenta a vario titolo la scuola — poiché nelle vicinanze non ci sono parcheggi pubblici — ma anche per i residenti di via Dalmazia, che ogni giorno si vedono occupare i propri posti macchina.
Ciò ha provocato anche un ingolfamento del traffico sulla stessa via al momento dell’inizio e del termine delle lezioni, per il soffermarsi delle macchine dei genitori che accompagnano o prelevano i propri figli dall’istituto.
Questi ultimi aspetti della vicenda interessano direttamente l’amministrazione comunale, che si è messa subito in moto per cercare di risolvere il problema segnalato dai cittadini.
Il sindaco peraltro martedì scorso ha incontrato sia gli studenti in protesta sia la preside per ascoltare le loro ragioni, mettendo a disposizione della scuola i tecnici comunali per una consulenza sulla questione e fissando un incontro con un gruppo di residenti.
Per il resto la faccenda riguarda la dirigenza, i responsabili interni della sicurezza e la Provincia, che è l’ente competente per gli istituti scolastici superiori.
Le preoccupazioni della preside sono certamente più che legittime poiché la normativa sulla sicurezza è fondamentale e va rispettata nei luoghi di lavoro così come in ambiente scolastico; ci chiediamo però se l’unica soluzione per diminuire il pericolo sia quella di chiudere il cancello, considerato il rischio lieve che viene attestato dal documento di valutazione tuttora in vigore.
Una soluzione alternativa e ispirata al buon senso potrebbe essere quella che miri a conciliare le regole da osservare con le esigenze di alunni e docenti, ricavando all’interno della vasta area di terreno di pertinenza dell’istituto un preciso spazio da destinare al parcheggio, separato da quello riservato alle attività didattiche, e redigendo un apposito regolamento che ne disciplini l’utilizzo e che normi le vie di accesso. Ipotesi che speriamo venga presa in considerazione.
Elena Bardelli – Consigliere Comunale Fdi-An Pistoia
