decadentismi. MA IL PALAZZETTO DI AGLIANA LO VOGLIAMO RIMETTERE IN SICUREZZA?

Dopo l’evento sportivo di domenica 11 al “Palacapitini”, alcuni dirigenti ci segnalano delle gravi non conformità agli standard della sicurezza e un eccessivo zelo della Polizia municipale della Maria Pignatiello, che avrebbe staccato un paio di verbali da 600 euro, facendo incavolare l organizzatore dell’evento. Va tutto bene così?

Lo sceriffo di Nottingham, poi passato a docile agnello cianchettatore di cittadini/giornalisti ora non assicura le manutenzioni ai fabbricati comunali. Lo sa lui cosa sono i “lavori pubblici”!

AGLIANA. L’evento sportivo di box/arti marziali dello scorso 11 febbraio si è tenuto per l’intera giornata al palazzetto dello sport dell’Istituto Capitini con dei rilievi fatti da alcuni concittadini che non hanno resistito all’imbarazzo per l’incuria che avvolge il palazzetto, passato alla celebrità per la lite con la società campana che ebbe a consegnare un pavimento di legno, poi danneggiato dall’umidità ambientale che affligge il fabbricato.

Era il 2018 e ancora oggi, le ampie cupole in policarbonato del tetto, richiedono i “mutandoni” in nylon per impedire il bagnamento del prezioso pavimento di legno ri-costruito a seguito della controversia.

[A proposito Luca Benesperi, a che punto è la controversia con la società che lo installò? Si è conclusa? Che esito ha avuto? Sono stati raggiunti dei risultati o l’eredità della Valentina Noligni e Massimo Vannuccini saranno causa di un’altra partita “fuori bilancio” da far pagare al pantalone?]

Pesante il degrado delle pareti per le infiltrazioni di acqua dalle finestre.

Alcuni dirigenti ci hanno segnalato – ma il responsabile dell’impianto Andrea Lazzari lo sa certamente – che il palazzetto manca di essenziali misure di sicurezza e vede compromesse le paratie murarie da pesanti infiltrazioni di acqua meteorica, con forti alterazioni di muffa e danni al parquet.

Un vero schifo.

Questi i problemi: le vie di fuga per le emergenze sul retro sono inadeguate perché prive di area di sfogo e di rampa al gradino di sbarco; il DAE (il dispositivo salvacuore) è privo di revisione segnando controlli del Dicembre 2023 (va bene così?); le parti murarie prossime alle finestre sono pesantemente degradate da pesanti infiltrazioni di acqua che non viene solo dai giunti delle finestre ma che probabilmente sono date dalla dispersione che proviene dagli stessi “mutandoni” applicati all’epoca della più codarda consiliatura fragaiana (quella che si preoccupava di stipulare convenzioni con le società in liquidazione volontaria di amici e sodali: vedetevi qui, le Ultime follie di Ryno”!);  le prese elettriche di sicurezza sono bypassate con prese a uscita convenzionali alle residenze civili, sicuramente non conformi agli standard previsti per i luoghi che vedono minori impegnati in attività sportive e, infine, il pavimento inizia a segnare le prime spaccature da umidità con rigonfiamenti che sono purtroppo progressivi se non risolti nelle loro cause: è questa una storia nota e che, purtroppo, si ripete.

La Giunta del rinnovamento e cambiamento, sembra non avere imparato nulla dalla malagestione della consiliatura del Rynocommissario! Il cambiamento non è infatti mai passato da Agrumìa, protagonista della restaurazione camuffata dalla incompetenza e superficialità.

Pedrito, va bene lo scalino sulla “via di fuga”?

l’apparecchio di emergenza DAE è fermo a Dicembre per i controlli di manutenzione. E se non funziona?

Purtroppo questa è la striscia di muffa che si prosegue fino al pavimenti di legno: un vero disastro!

La porzione di prossimità al muro è già gonfia. Aspettiamo che si distacchi definitivamente? Che dice l’assessore Ciottoli?

Insomma una serie di criticità che sembrano essere pregiudizievoli per la prerogativa di sicurezza che dovrebbe essere assicurata in un complesso sportivo, prevalentemente affidato ad adolescenti ma anche, e specialmente, ai bambini avviati allo sport.

Andrea Lazzari, non lo abbiamo interrogato, si capisce che la situazione non la può controllare lui, quale semplice responsabile della gestione corrente del palazzetto: a lui sono solo assegnate le chiavi del complesso e sappiamo già cosa avrebbe risposto: io sono quì per la gestione ordinaria, per quella straordinaria rivolgetevi all’Amministrazione. Noi, infatti lo facciamo.

E la rampa di collegamento all’area esterna?

L’opera rientra nella sfera di competenza dell’assessore Ciottoli o del mayor Pedrito o di entrambi che dovrebbero provvedere a coordinarsi per mettere a regime la sicurezza e la protezione del sistema anche relativamente alle copiose infiltrazioni d’acqua che sono purtroppo fortemente dannose anche per il pavimento di legno.

Chi deve fare cosa? Aspettiamo ulteriori danneggiamenti o l’arrivo di Guidino (Del Fante, ndr) che così, oltre alle frittelle e le pizze, farà anche il rinnovamento dell’impianto criticando l’amministrazione bimbominkiana? Davvero nel bilancio non ci sono soldi per le opere di ripristino e messa in sicurezza del Palacapitini, unico ad Agliana capace di sostenere ospiti numerosi per altre discipline?

Eccovi una “occupazione di suolo pubblico” selvaggia  con la contestazione della PM con due verbali da 600 euro. Uno per carrello! Non scherzano ad Agrumia!

Li vedete i mutandoni alle finestre a cupola che infiltrano acqua? Sono lì dal 2016 ci dicono e nessuno ha trovato i soldi per il risanamento delle cupole?

Ci sono anche pervenute le lamentele dell’organizzatore dell’evento che, dopo aver avuto l’ok autorizzativo della manifestazione, ha parcheggiato i due chioschi per i panini nel parcheggio (il campo era zuppo di acqua e non poteva essere attraversato) e si è visto comminare sanzioni per circa 1.200 euro da parte degli agenti della ComandatA Pignatiello.

Un bel chiappo Sindaco: questi quì, non faranno proteste e lamentele, ma semplicemente, non torneranno più ad Agrumìa. Così ci hanno spiegato arrabbiati per il trattamento, osservando che l’occupazione del suolo pubblico non era stata richiamata come esclusa e necessaria al momento della stipula della richiesta di nolo dell’impianto, ma doveva essere richiesta al Comando.

Ma alla municipale, non potrebbero essere un poco indulgenti con gli ospiti e preoccuparsi di fare una lettura più morbida delle norme e dei regolamenti? (Si chiama questa, interpretazione teleologica della legge, Maria: lo sapevi?).

In questo modo, ci rendiamo conto che il Palacapitini sarà abbandonato – per la sua sfacciata inospitalità – dalle organizzazioni sportive che, prossimamente sposteranno le loro iniziative presso altre strutture?

Alessandro Romiti                               

alessandroromiti@linealibera.it

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