decreto salva-banche. CHECCUCCI (FDI): «NOI PUNITI DAL POTERE POLITICO»

Emanuela Checcucci

PISTOIA. «Cari Angiolino e Moreno, anch’io, come voi, sono vittima, con mio marito, del decreto salva banche e il procedimento che vi si prospetta mi fa rimaner basita. Purtroppo questa è la dimostrazione che prima siamo stati traditi dal potere bancario poi puniti dal potere politico che non permette di manifestare la propria indignazione.
Esattamente 2 anni  mentre Renzi, dentro la stazione Leopolda  sul palco, celebrava il “futuro” del Paese , fuori le vittime del salva banche urlavano la propria rabbia per un decreto che ha avuto come effetto la cancellazione delle loro azioni e obbligazioni, fatte in buona fede senza alcun fine speculativo.

É proprio lì che conobbi centinaia di famiglie che a causa di un operato scellerato del Governo del PD erano andate sul lastrico:  liquidazioni, eredità , frutti di sacrifici consegnati con fiducia alle banche, andati letteralmente in fumo.
A distanza di due anni vengo a sapere che il 24 novembre ,all’arrivo di Matteo Renzi, si è presentato un corteo di circa 60 persone con in mano lo striscione “vittime del salvabanche”e che voi due avete nei giorni successivi ricevuto la comunicazione dalla questura di avvio del procedimento per il foglio di via ,vale a dire che vi verrà fatto divieto di rimettere piede nella città di Pistoia.

Fratelli d’Italia, il partito che rappresento in consiglio comunale, è  contro un decreto congegnato per far pagare ai risparmiatori che erano innocenti il fallimento delle banche, salvare i truffatori incapaci che hanno fatto fallire quelle banche e costruire un meccanismo in forza del quale il sistema bancario non solo non pagherà nulla ma potrebbe finire per guadagnarci. Ma la cosa più grave e drammatica é che questo Governo scuda civilmente e penalmente gli amministratori di quelle banche fallite e sembra che voglia impedire che i risparmiatori “truffati” possano anche esprimere attraverso uno striscione o  un campanello, la loro rabbia per i risparmi di una vita buttati nel cestino dei rifiuti, ma goduti da qualcun’altro.

Pistoia,  città capitale della cultura, città dell’accoglienza,  città del vivaismo,  forse, per tre anni non potrà più avervi come ospiti solo per aver urlato ” Renzi siamo vittime del salvabanche “.
Noi come Fratelli d’Italia ci batteremo  affinché le vittime vengano risarcite fino all’ultimo centesimo , chiederemo che i nomi degli insolventi, ovvero di  coloro che hanno preso i soldi, dalle banche e non glieli hanno restituiti, vengano resi pubblici. Auspichiamo che ben presto il foglio di via venga dato a qualcun’altro!»

Emanuela Checcucci
Consigliere Fratelli d’Italia

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