PISTOIA. Il capogruppo del Pd in Palazzo di Giano, Giovanni Sarteschi, scrive sul proprio profilo facebook:
Le lettere che tanto comprensibile clamore hanno destato sono in realtà avvisi degli organi tecnici (non politici) del Comune ai ristoratori non in regola, i quali vengono informati che non potranno ottenere il rinnovo dell’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico avendo commesso e non ancora eliminato alcune infrazioni. A patto che non si rimettano in regola. Infatti le infrazioni possono pur sempre essere eliminate.
Certo, occorre esercitare il giusto margine di tolleranza per non adottare provvedimenti oltremodo penalizzanti per un intero comparto economico della città. Va anche detto, però, di cosa si tratta e precisare bene la natura della questione altrimenti si diffonde la convinzione di una scelta politica volta a contenere i dehors. Scelta che invece non c’è stata.
E veniamo all’oggetto delle contestazioni.
Per un verso, si tratta del mancato pagamento del canone di concessione (Cosap). Chi occupa lo spazio e vorrebbe continuare a farlo non ha pagato il dovuto. In questo caso il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico (art. 5) impedisce di rinnovare la concessione.
Per altro verso si tratta di inadempimenti degli obblighi (alcuni riguardanti gli arredi) oggetto della concessione. Violazioni rilevate, con appositi verbali, dalla polizia municipale. La mancata ottemperanza a tali obblighi costituisce causa di sospensione della concessione (art. 13), che a sua volta impedisce il rinnovo (art. 5) fino a quando l’esercente non si rimetta in regola.
Nell’uno e nell’altro caso è possibile, per gli esercenti, entro dieci giorni dalla comunicazione di avvio del procedimento, comunicare l’intervenuta messa in regola e così ottenere il rinnovo.
Diversa appare la situazione di coloro ai quali è stato ridotto lo spazio concesso. In questo caso gli uffici hanno tenuto conto di quanto previsto dall’art. 9 del regolamento (domande concorrenti). Quando più domande insistono sullo stesso spazio è stata comunque concessa una fascia di almeno 80 centimetri nel rispetto dello spazio necessario alla corsia di sicurezza (art. 21).
Vedi anche:
GIOVANNI SARTESCHI su facebook: “Com’è possibile – chiede Barbara Lucchesi della Cna – che una volontà politica sia completamente disattesa da atti amministrativi?”.
Perché – chiedo io – quando lei era assessore al commercio nello stesso Comune per caso ordinava ai tecnici cosa scrivere in provvedimenti di loro esclusiva competenza?
La concessione di uno spazio all’aperto è un provvedimento che compete agli uffici, tenuti a uniformarsi, in modo imparziale, unicamente alla legge e al regolamento che disciplinano la materia. Come tale non sottostà alla mutevole volontà degli organi politico-istituzionali, ma solo a quella cristallizzata nel regolamento che detta regole generali e astratte. Sarebbe grave il contrario.
Semmai rimangono da chiarire alcuni aspetti che elenco di seguito.
1) Se sia vero che, da un anno all’altro, di fronte a situazioni identiche l’orientamento o l’interpretazione delle norme da parte degli uffici siano mutati e, in caso affermativo, per quale ragione.
2) Se le lettere fossero sufficientemente chiare nell’indicare i motivi del diniego, nonché i modi e i termini per porvi rimedio.
3) Se sia vero che gli uffici abbiano mosso, in molti casi, contestazioni sbagliate, ad esempio il mancato pagamento del Cosap, e come ciò sia potuto accadere.
4) Se sia vero che alcuni rinnovi siano stati rifiutati sulla base di un parere reso dai Vigili del fuoco in merito ai cosiddetti funghi riscaldanti, presumibilmente omologati come per legge, e se non fosse più corretto assentire il rinnovo impartendo prescrizioni sull’uso dei funghi stessi.
Su tutto ciò e altro ancora i tecnici dovranno offrire chiarimenti durante i lavori della competente Commissione consiliare.
Mamma mia come è’ antipatico questo Sarteschi !!!!! Ma da dove è’ spuntato???
Riporti i miei complimenti per aver costretto la gente a pagare i parchimetri anche oggi 1 gennaio e notoriamente festa …..
Tanto per non sapere né leggere, né scrivere, dico: non mi sembra che, qualora i signori gestori non paghino la concessione o quanto altro dovuto, possano accampare tanti diritti o permettersi di strillare confidando, tra l’altro, in certa stampa che sembra fatta apposta per creare confusione e far passare da vittima chi in realtà non lo è per niente. Quanto ai rilievi dei vigili del fuoco, se è permesso dirlo, non mi sembra in ogni caso cosa da prendere alla leggera, così, a prescindere.
Per quanto riguarda il sig. Michelelando, di cui leggo i commenti e che spesso apprezzo, mi dispiace che consideri così antipatico Giovanni Sarteschi; conosco da tempo Giovanni, posso assicurare che non è affatto così, e posso dire a Michelelando che nell’ambito del Consiglio Comunale, ben altri sono gli antipatici, gli arruffoni, i servi dei padroni ed i quacquaraquà, anche all’interno del P.D
Piero Giovannelli