PISTOIA. Grazie ad un emendamento del M5S alla legge di stabilità 2014, che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’otto per mille, lo Stato può destinare i relativi proventi anche per “ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica”.
Il M5S di Pistoia nei primi giorni di dicembre ha protocollato una mozione con la quale, appunto, si chiedeva a Sindaco e Giunta di presentare formale richiesta di accesso ai fondi citati, nonché di rendicontare successivamente in Consiglio comunale in merito all’accoglimento della stessa ed alla destinazione d’uso delle somme eventualmente concesse.
Il 15 dicembre il Comune di Pistoia ha presentato formale richiesta di contributo a valere sulla quota dell’otto per mille per un importo di 650.000 Euro – da utilizzarsi per la ristrutturazione e riqualificazione funzionale della scuola dell’infanzia “Il Melograno” – , rendendo in tal modo inutile la discussione della mozione presentata in quanto se ne anticipano gli effetti.
Non possiamo che dirci soddisfatti per aver ottenuto il massimo risultato con il minor sforzo: appena ha ricevuto lo stimolo, l’amministrazione ha fatto la cosa giusta. Purtroppo non sempre è così.
Una domandina cattivella mi sorge però spontanea: se non ci fosse stata la spada di Damocle di una mozione, avrebbe la Giunta agito così in fretta? Ampliando il concetto: c’era bisogno di una spinta delle minoranze per chiedere l’accesso a contributi così cospicui ed importanti?
[*] – M5S, ospite
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