AGLIANA. Sulla convenzione tra Cis Spa e Ato Toscana Centro interviene dal suo blog anche Guido Del Fante, ex segretario comunale del Pd di Agliana e attualmente uno dei coordinatori della neonata associazione “Pistoia Possibile”:
Non posso esimermi dal dire la mia dopo la notizia apparsa sui giornali a seguito della conferenza di Agliana in comune, della convenzione tra Cis Spa e Ato Toscana Centro secondo la quale si prevede di portare rifiuti nel nostro impianto di incenerimento per altri 20 anni, ivi compresi i rifiuti dei 73 comuni.
Non posso esimermi dal dire qualcosa anche perché, pur non avendo mai avuto incarichi amministrativi, a dicembre 2013 ricoprivo la carica di segretario del Partito Democratico di Agliana che guidava la maggioranza durante l’amministrazione Ciampolini. In questi anni insieme a tanti membri del Pd, così come l’ex sindaco e l’amministrazione stessa, abbiamo portato avanti una politica volta alla dismissione dell’impianto nei futuri anni, avviando una capillare raccolta porta a porta dei rifiuti, informando tutti i cittadini, portando le osservazioni al piano interprovinciale dei rifiuti come amministrazione, così come l’aver avviato l’indagine epidemiologica sul territorio.
Trovo grave, quindi, che sia stata firmata una convenzione all’insaputa del consiglio comunale, così come dei cittadini, ma anche all’insaputa del partito stesso, perché in quanto rappresentante del Pd io e la mia segreteria non sapevamo nulla di questa convenzione. Nel programma delle amministrative 2014, in accordo con tutte le sensibilità del partito ed il candidato a sindaco, abbiamo previsto la dismissione entro la fine del pagamento del mutuo prevista per il 2023.
Ad oggi, però, credo che l’impianto dovrà essere chiuso anche prima trovando tutte le soluzioni possibili, perché il nostro territorio ha già dato e non possiamo aspettare altri 15-20 anni, regalando ai nostri un simile futuro. Ed in questo saranno importanti i risultati dell’indagine epidemiologica che stiamo attendendo.
Sicuramente serviranno ulteriori chiarimenti che io nel mio piccolo potrò contribuire a dare. Ma a questo punto la battaglia per la dismissione dell’impianto deve davvero coinvolgere tutti, non una parte politica o l’altra, ma tutta la comunità.
Guido Del Fante
http://guidodelfante.wordpress.com/
SE LA LOGICA È LOGICA
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«Trovo grave che sia stata firmata una convenzione all’insaputa del consiglio comunale, così come dei cittadini, ma anche all’insaputa del partito stesso, perché in quanto rappresentante del Pd io e la mia segreteria non sapevamo nulla di questa convenzione».
Leggo queste dichiarazioni di Del Fante.
Poi leggo: «Il Cis è, in realtà, un soggetto bicefalo: quando gli è utile, si dichiara soggetto di “diritto privato” e così firma convenzioni impubblicabili (e anche aleatorie perché rinegoziabili e prive del consenso della spa Cis) e in piena autonomia dai tre Comuni; ma quando deve fare azioni in odor di illegittimità, come violare (ad esempio) la legge Ronchi, usare impunemente il “sistema di monitoraggio in continuo” (il Smce è difettoso per le verifiche dell’Arpat dal 2010), allora il Cis diventa un soggetto di “diritto pubblico” operando sempre con i criteri indiscutibili del «come mi pare e piace» impunemente: espelle i giornalisti dalle riunioni pubbliche, impedisce l’accesso all’impianto a un perito del Tribunale, firma atti in modo indipendente, forte di un tacita autorità di coercizione imposta ai Comuni proprietari che, al pari dei romanazzi del Marchese Del Grillo, finiscono per non contare un cazzo». Lo trovate a https://www.linealibera.it/inceneritore-scoop-ma-per-favore-siamo-seri/.
Ma allora le cose come stanno? È tutto un partito, sono due o tre o quattro partiti (Cis, Pd, inceneritoristi, Ciampolini, Fragai, Magnanensi, Razzoli etc…) o… è partito tutto?
Decidetevi, perché gli altri a cui dite di volere tanto bene, respirano tutti i giorni. Finché non muoiono di cancro.
E anch’io ho mangiato per anni la frutta comprata alla Smilea, sotto l’inceneritore.