DEL FANTE: «I TAGLI ALLA SANITÀ PEGGIORERANNO I SERVIZI»

Rossi e la sua sanità
Rossi e la sua sanità

AGLIANA. I tagli annunciati dalla giunta regionale toscana guidata da Enrico Rossi sulla sanità pistoiese porteranno ad un peggioramento dei servizi per tutta la provincia di Pistoia, ed in special modo graveranno sulle aree della Valdinievole e della montagna”. È quanto dichiara Guido Del Fante, membro assemblea nazionale Pd, dopo le notizie sui tagli alla sanità che riguarderanno anche la nostra provincia.

I tagli annunciati (19 milioni di euro), giustificati dai nuovi sacrifici richiesti dal Governo nazionale alle Istituzioni territoriali e locali, sono superiori rispetto alla media di tutte le altre Asl toscane e basati su un criterio che andrà a penalizzare ulteriormente i servizi di base per la salute pubblica dei cittadini pistoiesi. Già oggi i servizi offerti ed i professionisti del settore dispongono di risorse insufficienti per rispondere alle reali esigenze dei cittadini.

I posti letto in provincia di Pistoia sono 2,33 per mille abitanti invece dei 3,15×1.000 abitanti previsti dalla Regione Toscana (-26%) o 3,7×1.000 abitanti indicati dalla normativa nazionale (-37%) e non sono sufficienti. Altro problema scottante sono le liste di attesa lunghissime che spingono le persone a rivolgersi al privato. In provincia di Pistoia, a Pescia, è stata chiusa la pediatria e la chirurgia ormai è accentrata a Pistoia. Gli ospedali, che dovevano essere in rete, in realtà non lo sono e Pescia e San Marcello (diventato Piot senza Pronto soccorso) sono fagocitati dal San Jacopo di Pistoia.

Guido Del Fante
Guido Del Fante

Riorganizzare e rendere efficienti strutture e servizi, non significa realizzare tagli netti e senza una progettualità territoriale, ed accorpare definitivamente le Asl toscane intorno alle tre università di Siena, Firenze e Pisa, è un errore. È un errore progettare la sanità sulle università invece che sui territori.

Per questo è necessario – conclude Del Fante – ridurre certo il numero delle Asl, ma prevedendo comunque zone omogenee più piccole; prevedere criteri oggettivi di ripartizione delle risorse, secondo un sistema unico regionale che non penalizzi arbitrariamente alcun territorio. Va evitato un processo di accentramento che creerà solamente disomogeneità, peggiorando i servizi.

Trovo singolare che tanti critichino le scelte del Presidente Rossi, per poi appoggiarne incondizionatamente la ricandidatura alle prossime elezioni regionali. Ecco forse sarebbe il caso di partire da queste condivise critiche all’operato della regione, per aprire nel Pd pistoiese e nella nostra provincia una riflessione e un confronto serio sul tema della ristrutturazione della sanità toscana.

Vedi: https://guidodelfante.wordpress.com/

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