democrazia & mistificazione pd. LA BORRACCIA DEL MAZZANTI SALVA I COLLI AGONIZZANTI E CON L’OPERA DEL GELLI PUR LECCETO INFINO AL NELLI

Dalle biciclettate con bandierine inutili e borracce salva-ambiente, alle strade illegalmente fatte chiudere dagli uffici tecnici del Regno di Okkiònia: alcuni esempi di insensato formalismo burocratico piddino, di infedeltà alla Costituzione e di disperante inefficienza del tribunale di Pistoia


TUTTI INSIEME IN BICICLETTA! DA VILLA LA MAGIA ALLA QUERCIOLA SULLE NUOVE PISTE CICLABILI

Domenica 19 settembre il Comune organizza una biciclettata per inaugurare i due nuovi tratti di piste ciclabili realizzati dal Comune di Quarrata per collegare la Villa Medicea La Magia alla rete ciclabile pratese, passando dall’area naturalistica della Querciola.
La partenza è alle 16 (ritrovo e iscrizioni alle 15.30) alla Magia e l’arrivo è a Casa di Zela, in Querciola.
Alla partenza sarà regalata a tutti i partecipanti una bandierina di Quarrata da legare – chi lo vorrà – alla propria bici.
All’arrivo, gli Amici di Casa di Zela accoglieranno con una merenda e l’Amministrazione donerà ai partecipanti una piccola borraccia di Quarrata, a sottolineare l’importanza del rispetto della natura e di stili di vita sostenibili.
I nuovi tratti sono all’inizio e alla fine della ciclabile che corre lungo i torrenti Impialla e Stella: il primo tratto va dall’area sgambatura cani del parco della Magia fino al ponticino sull’Impialla in via Vecchia Fiorentina I tronco, poi dopo aver percorso tutta la ciclabile già realizzata anni fa lungo gli argini dell’Impialla e dello Stella, si arriva al secondo tratto che, giunti in Querciola, porta fino al confine con Prato.
È possibile prenotare la propria partecipazione contattando l’ufficio del Sindaco ai numeri 0573 771217-266 tutte le mattine, dalle 9 alle 13, oppure registrarsi sul posto, domenica stessa. 


 

PISTOIA, I SUOI SINDACI INDEMOCRATICI

E IL CORTO CIRCUITO DELLA GIUSTIZIA PENALE E CIVILE

 

Gentili lettori e famose «autorità costituite» della Gip Patrizia Martucci: la libertà non ha prezzo e personalmente me la sono guadagnata con ben 104 giorni di arresti domiciliari illegali e angherie d’ogni sorta.
Come «perseguitato politico» perché invendibile e invenduto, non vedo la necessità di soffrire di epigastralgìe alla Benesperi di Agliana o di aggredire la gente come fa l’assessore Maurizio Ciottoli.
Il popolo, nel cui nome è amministrata la giustizia (?), sono anche io e pertanto pretendo, costituzionalmente, di ricevere dai magistrati non il trattamento-Berlusca, ma il rispetto e l’onore che merita chi, come me, è stato fedele e più che competente servitore di questo stato oggi sfasciato dal “relativismo sfigurante” del potere e del denaro

 

  • È un anno che te lo dico e te duro. Devi fare riaprire la viabilità vicinale interpoderale. Lo so che ti salta il Comune, ma a me… che me ne frega? Fattelo spiegare anche in procura che fa orecchie da mercante

    Per il sindaco di Quarrata che non ha né testa né pudore, «sottolineare l’importanza del rispetto della natura e di stili di vita sostenibili» significa trascinare un certo numero di pedalieri sulle famosissime piste ciclabili di sergio-goriana memoria.

  • Il Pd educa il popolo così: ma se c’è una legge – e con essa due regolamenti edilizi e tutti i Tar che dicono che le strade vicinali/interpoderali non possono essere chiuse –, allora su questo argomento il sindaco “senza testa” tira avanti come un mulo o peggio, pur di non turbare la vita del ragionier Romolo Perozzi, a cui fu indebitamente concesso di tutto di più dagli uffici falsificatori del Comune democratico.
  • Dunque a Quarrata ci sono o no, generosa procura del dottor Tommaso Coletta che vuole aiutare «la gente comune», i privilegiati di sistema?
    E perché si manda sotto processo chi, come me, chiede solo il rispetto della legalità, mentre non si fa parola dell’abusivismo dell’assessore all’edilizia Simone Niccolai e non si tocca il Mazzanti e i suoi dipendenti falsari, causa di corruzione e favoritismi, di falsi e favoreggiamenti vari?
    Quante mie Pec hanno chiesto che la procura di Pistoia indagasse e, contrariamente alla richiesta, sono state tutte vergognosamente usate per accusarmi di calunnia e di stalking nei confronti del ragionier Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia e, non inverosimilmente, ben noto al solerte e plurimpegnato signor Claudio Curreli?
  • A questo punto c’è da chiedersi (cosa che spetterebbe alle opposizioni di Stracchino di Nonno Nanni e/o Philadelphia spalmabile di Quarrata) “chi protegge chi” fra Comune del Mazzanti e la procura di Pistoia, dove la titolarità delle indagini è stata affidata a un sostituto, Claudio Curreli, che lavora su tre piani:
    il primo di Pm soggetto all’art. 112 della Costituzione;
    il secondo di ipotetica incompatibilità su Pistoia, dato che sua moglie, la signora Nicoletta Curci, lavora nello stesso tribunale in sede civile e per giunta su materia affinissima a quella trattata dal marito;
    il terzo – e più grave – Curreli, sostituto procuratore con obbligo di art. 112, al di fuori delle stanze del terzo piano del palazzo di giustizia, coordina e smista, fin troppo disinvoltamente e pubblicamente, il traffico in Terra Aperta, rete della accoglienza dei clandestini cui fanno capo anche e (e non solo) don Biancalani e don Tofani con le loro realtà incontrollate e incontrollabili a detta – da quel che si sa – anche dell’Asl, che avrebbe presentato diversi esposti nella muta procura di Pistoia.
    Il procuratore capo Tommaso Coletta, a cui sono stati chiesti chiarimenti in merito, fa il cosiddetto orecchio da mercante: e insieme a lui anche lo stesso presidente del tribunale.
    Tuttavia non tutti i giornalisti o ex-giornalisti pistoiesi sono disposti a pendere dalle labbra delle «autorità costituite» della signora Patrizia Martucci, per svolgere una funzione schiavile di mero ossequio…
  • Claudio Curreli su Tvl di Luigi Egidio Bardelli. Oltre che capo scout è anche coordinatore della rete Terra Aperta per l’ingresso dei clandestini. Ma quante parti in commedia fa?

    In assoluta libertà di critica, cari tutti pistoiesi e no, affermo che il processo mal raffazzonato (e non istruito) dal signor Claudio Curreli, e evidentemente macchiato da macroscopiche lesioni di diritti per ipotesi di sviamento di potere e abuso d’ufficio in relazione all’art. 358 cpp, è solo un processo “politico” che profuma la procura pistoiese dell’odore di non terzietà e non imparzialità.
    E prima di rinviarmi ulteriormente a giudizio, studi bene le carte: e non lasci irretire da non poche considerazioni peregrine e manipolate di certa polizia giudiziaria domestica.

  • Da oltre un anno sono costretto a sostenere, senza mezzi termini, che la procura di Pistoia non ha alcun diritto di perseguitarmi solo per disonorevoli motivi di favoritismi che nulla hanno a che vedere con la giustizia.
    Nessun cittadino, infatti, che chiede che si applichi una legge, commette reato e deve essere, per ciò stesso, rinviato a giudizio.
    Spiace dover constatare che a Pistoia – e non soltanto per questo caso – non siamo nei limiti di ambiti giudiziari, ma più verosimilmente in una realtà nella quale si coltivano e prosperano rigogliosamente la sopraffazione e la violenza privata sul e contro cittadino.
  • Insomma i giudici di Pistoia non hanno diritto di ragione in quanto giudici, e i sindaci e le altre «autorità costituite» non sono democratiche e giuste in quanto tali se, della legge, fanno la cosiddetta pelle di becco.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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