Il sistema di stoccaggio dei fanghi per le ditte di spurgo consente di evitare disastri ambientali e di abbattere le emissioni
PRATO. Un premio nazionale per l’impegno nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente. È quanto consegnato alle aziende Altimax di Prato e Ampr di Nocera Inferiore, per la progettazione del sistema ‘Safe Storage’, cioè una cisterna in acciaio inox a tenuta stagna, con bacino di contenimento anti-sversamento, e con filtro anti-odori brevettato in grado di abbattere del 95% le emissioni.
Si tratta di un deposito temporaneo di liquami, dove stoccare i fanghi in attesa del conferimento negli impianti di smaltimento. Un sistema che previene ogni rischio di disastro ambientale derivante dell’eventuale inquinamento dei terreni o dell’aria durante la fase di travaso dei fanghi.
A premiare le aziende è stata ‘Infospettacoli’ nell’ambito del tradizionale appuntamento di gala a Venezia. Una iniziativa dove ogni anno vengono premiate le imprese che si rendono protagoniste di progetti innovativi e a tutela dell’ambiente. Un premio che in passato è stato ricevuto da aziende di caratura nazionale e internazionale, e che sta diventando sempre più ambito nel settore del green e della salvaguardia ambientale. Quest’anno la giuria ha deciso di premiare l’impegno per la tutela dell’ambiente da parte degli ideatori di ‘Safe Storage’.
A ritirare il premio sono stati il pratese Massimo Durgoni di Altimax, Marco Pascale e Antonio Rosavona di Ampr, e Adriano Luci di Labiotest.
“Questa premiazione ci rende ancora più orgogliosi di tutto il lavoro fatto per arrivare alla progettazione e alla realizzazione del Safe Storage – commenta Durgoni —. In Italia ci sono 1850 ditte di spurgo e l’emendamento legge del 2022 consente ad ognuna di queste di stoccare 30mila litri di liquami. Ben si capisce quindi la necessità di assicurare alle aziende del settore sistemi di deposito sicuri al 100%, capaci di abbattere completamente i cattivi odori e di semplice manutenzione.
Safe Storage va proprio a rispondere a queste esigenze, e si inserisce in un contesto dove la sensibilità nel mondo degli spurgo verso l’ambiente è in netta crescita”.
A dimostrazione della volontà delle imprese del settore di dotarsi di impianti brevettati e sicuri, c’è la rapida diffusione del sistema Safe Storage. In pochi mesi infatti sono già oltre venti le strutture sul territorio nazionale che si sono dotate di questo impianto.
Ne troviamo cinque in Emilia Romagna, tre nel Lazio, due in Toscana e gli altri depositi sono sparsi fra il nord e il sud Italia.
“L’obiettivo adesso è quello di arrivare a una diffusione capillare dell’impianto in tutta Italia – conclude Durgoni —. Grazie alle capacità di sicurezza e di abbattimento dei cattivi odori, ‘Safe Storage’ può essere messo sia all’interno che all’esterno dei capannoni delle ditte di spurgo.
E rappresenta un’alternativa sicura alle cisterne interrate, le cui perdite dal guscio metallico potrebbero causare gravi danni all’ambiente”.
[stefano de biase]