«DI QUALE RISORSA PARLA IL PREFETTO? I PROFUGHI SONO UN COSTO»

Roberto Franchini, Fdi-An
Roberto Franchini, Fdi-An

PESCIA. Illustrissimo Sig. Prefetto abbiamo appreso dalla stampa “della sua visita” all’istituto professionale Pacinotti Sismondi di Pescia, sicuramente una buona iniziativa, quella dell’istituto, per illustrare e dialogare con i giovani su questioni così attuali come l’immigrazione, ed è stata importante pure la sua disponibilità a partecipare.

Avremmo gradito pure noi come partito politico ricevere da Lei la stessa disponibilità, rispondendo ad alcune domande sull’immigrazione che a suo tempo Le abbiamo posto pubblicamente e di cui non abbiamo ricevuto ancora risposte pubbliche come avevamo richiesto.

Ci permettiamo di ricordargliele, queste sono le nostre domande:

1) vi sono stati adeguati censimenti dei presunti profughi ospitati nella nostra provincia?

2) Sono stati effettuati controlli per verificare se alcuni presunti profughi ospitati non siano sfuggiti al controllo giornaliero delle cooperative, trasformandosi di fatto in uccel di bosco e volati per altri lidi, come si legge sulle cronache di molte realtà italiane?

3) Inoltre, quanti tra i presunti profughi ospitati nella nostra provincia hanno ottenuto il riconoscimento di status di profugo?

La Sua autorevole risposta nel merito, aiuterebbe la popolazione a stare più tranquilla prendendo atto che tutto è sotto controllo e a capire qualcosa di più su come viene gestita l’accoglienza in provincia di Pistoia.

Inoltre ci auguriamo vivamente che quanto riportato dalla stampa su quello che Lei ha veicolato verbalmente a quei ragazzi, sia stato male interpretato dal giornalista, perchè i giovani hanno menti fertili e come tale necessitano di messaggi qualificati dettagliati e precisi come solo Lei potrebbe dare.

Prefetto CiuniInfatti Il Tirreno riporta questo: «Ciuni ha risposto anche all’inflazionata quanto fasulla affermazione, secondo cui ai rifugiati verrebbe elargita la somma di 35 euro giornalieri. A chi contesta che questa somma faremmo bene a darla agli italiani rispondo che lo facciamo già, di questa somma infatti i rifugiati percepiscono solo 2,50 euro, il resto rimane sul territorio e va ad incrementare il Pil del territorio stesso».

Se avesse detto questo, potremmo dire che ha avuto fortuna che nelle scuole da tanti anni si insegna la cultura della politica e non quella della finanza, altrimenti sul Pil avrebbe ricevuto dagli stessi studenti adeguate risposte.

Teniamo a precisare che noi di Fdi-An, e i nostri alleati della Lega Nord e di Forza Italia abbiamo sempre sostenuto che i 35 euro erano il costo sostenuto per il mantenimento giornaliero di ogni presunto profugo accolto nei centri di accoglienza e che sarebbe stato meglio spenderli per gli italiani bisognosi.

Come Lei saprà, lo Stato italiano versa annualmente soldi nelle casse della Ue, quindi possiamo affermare che i 35 euro che la Ue ci eroga per i presunti profughi, non sono altro che i nostri soldi che tornano in l’Italia. Ed è di oggi la notizia che la Ue sta pensando di mandare meno soldi all’Italia, pare che non intenda mantenere più chi non è riconosciuto effettivamente profugo.

Quei giovani nelle scuole sono la nostra futura classe dirigente, quello che insegniamo a loro oggi, sarà quello che renderanno alla nazione domani.

Roberto Franchini
Responsabile Enti Locali Fdi-An Pistoia

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One thought on “«DI QUALE RISORSA PARLA IL PREFETTO? I PROFUGHI SONO UN COSTO»

  1. Buona sera, allora…non è che oscillando dal buonismo della Boldrini al vostro populismo facciamo molta strada. Se si vuole intervenire sull’argomento bisogna dirle tutte e precise. Ovviamente alle prime sue tre domande la risposta è no: sappiamo come vanno le cose da noi. Però ci sono le cifre nude e crude. Tali cifre ci dimostrano come il saldo tra dare e avere per lo Stato italiano è nettamente positivo ed è certo che con i contributi versati dagli immigrati regolari ci si paga parte delle nostre pensioni, che loro probabilmente non vedranno mai. E ha ragione il Prefetto quando dice che i famosi 35 euro vanno quasi tutti nelle casse delle Cooperative italiane che gestiscono l’accoglienza. Che poi tale accoglienza sia fatta male, questa è altra cosa. Evitiamo di additare l’UE per ogni nostra nefandezza, che altrimenti carichiamo l’acqua nel mulino di Renzi.

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