dialoghi 2018. SECONDO APPUNTAMENTO DEDICATO ALLE SCUOLE

Paolo Legrenzi

PISTOIA. “Regole e caso nell’arte” è il titolo del secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicato alle scuole in preparazione alla IX edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, ideato da Giulia Cogoli e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Mercoledì 7 febbraio, alle ore 11, sul palco del Teatro Manzoni sarà protagonista lo psicologo e cognitivista Paolo Legrenzi, che condividerà con gli studenti riflessioni sul tema del meccanismo creativo della mente umana, esplorando le diverse facce del suo prismatico funzionamento.

L’arte moderna e, in particolare quella del pittore Jackson Pollock, sarà il fil rouge attraverso cui Legrenzi guiderà gli studenti verso una maggiore comprensione del processo creativo, indagando anche il ruolo che necessità e casualità hanno nella creatività, nella rottura degli schemi e nella libera ricerca di un artista.

Solo un groviglio di casualità o anche una direzione, un progetto? Questa è la domanda che ci si pone spesso guardando agli eventi della nostra vita, e Pollock, nelle sue opere, rappresenta bene il senso dell’eterna dialettica tra ordine e caso. L’artista è guidato da un progetto unitario o da scelte casuali? I “pollockiani spruzzi” di colore sono caduti casualmente o sono intenzionali e vogliono esprimere qualcosa? E noi, come spettatori, come ci dobbiamo porre?

«Come molti artisti del Novecento Pollock fa il tentativo, tentativo costante dell’uomo moderno di dominare l’incertezza – spiega Legrenzi – non solo quella del mondo, che gli esseri umani hanno imparato e dominare con la tecnica e le scienze, ma anche l’incertezza che l’uomo stesso crea».

L’artista statunitense, tra i maggiori esponenti dell’espressionismo astratto, è senza dubbio uno degli esempi più famosi di rottura delle regole e degli schemi artistici, portatore dell’idea che “non abbiamo bisogno di rappresentare cose note per potere trasmettere emozioni”.

Il percorso di avvicinamento al tema dei Dialoghi di quest’anno, “Rompere le regole: creatività e cambiamento”, aperto il 17 gennaio dall’antropologo Adriano Favole (“Un’antropologia delle vie di fuga”), si concluderà il 13 marzo con la lezione di scrittura di Emiliano Poddi “Altre leggi, nero su bianco, vigono qui” (a cura della scuola Holden).

Paolo Legrenzi, psicologo e accademico noto a livello internazionale, è professore emerito di psicologia cognitiva all’Università Ca’ Foscari di Venezia, di cui coordina anche il Laboratorio di economia sperimentale. Ha studiato psicologia del pensiero a Londra sotto la guida di due pionieri del settore, Peter Wason e Philip Johnson-Laird. Docente ordinario all’Università di Trieste nel 1974, nonché ricercatore presso l’Università Statale di Milano, l’Università di Ginevra, di Parigi XIII, di Provenza, di Princeton, l’University College di Londra (di cui è permanent honorary visiting professor), la Scuola S. Anna di Pisa, la Facoltà di Psicologia del San Raffaele, la Scuola Superiore di Pavia e l’Ateneo IUAV di Venezia.

È presidente del Consiglio editoriale del Mulino, del Comitato Scientifico del Ca’ Foscari Competency Centre, del LUISS X.ITE (centro di ricerca su comportamenti e tecnologie della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli), del Comitato per l’educazione e la comunicazione finanziaria di Patti chiari/ABI, e membro della Commissione per l’Etica della Ricerca e la Bioetica del CNR. Negli anni ha scritto per il Gazzettino, Repubblica e Sole24Ore, e su riviste internazionali. Al suo attivo ha una dozzina di monografie e alcuni saggi tradotti in più lingue. Per il Mulino ha pubblicato, tra i più recenti, Regole e caso (2017), La mente (2016), Fondamenti di psicologia generale (2014), Frugalità (2014), La fantasia (2010), Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze (2010), Credere (2008), Creatività e innovazione (2005). Nel 2017 ha vinto insieme a Carlo Umiltà il Premio Sante de Sanctis con il saggio Una cosa alla volta, sempre pubblicato dal Mulino.

Tutti gli incontri, dedicati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sono visibili in diretta streaming sul sito www.dialoghisulluomo.it e sulla pagina facebook del festival.

Info: www.dialoghisulluomo.it

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