DIALOGHI DI PISTOIA, IL PROGRAMMA DELLA TERZA E ULTIMA GIORNATA

Saviano protagonista ieri a Dialoghi di Pistoia

PISTOIA. Sarà lo psicoanalista Luigi Zoja ad aprire la terza e ultima giornata del festival con la conferenza dal titolo Il racconto, raccontato da uno psicanalista in programma alle 10 al teatro Manzoni. Una riflessione sull’analisi come forma di narrazione e di guarigione.

Perché la mente umana ha una forte predisposizione per le narrazioni? È stata l’attitudine del genere umano a determinare il suo tardivo e contingente successo evolutivo? Risponderà alle 11 in piazza Duomo il filosofo evoluzionista Telmo Pievani nell’incontro L’evoluzione umana: un cambiamento di narrazione.

A seguire, un momento dedicato ai partecipanti al contest di scrittura dei Dialoghi, realizzato dal festival in collaborazione con il CFS – Centro Formazione Supereroi di Milano, dal quale è nato il libro Guida affettiva di Pistoia e dintorni. I ragazzi prima saliranno sul palco di Piazza Duomo e poi si recheranno alla libreria del festival per autografare le copie del libro.

Alle 12 al teatro Bolognini appuntamento con Giovanni Diamanti, docente di Storytelling politico, che durante l’incontro Le parole dei leader, tra storytelling e strategia parlerà di come si crea consenso in politica attraverso narrazioni, posizionamenti e strategie di comunicazione mirate.

La fotografa, reporter e documentarista di origine polacca Monika Bulaj, insignita di prestigiosi premi internazionali, alle 15 sarà sul palco del teatro Bolognini per l’incontro Geografie invisibili. Fotografie per un racconto per spiegare cosa è per lei la narrazione fotografica: raccogliere le schegge di un grande specchio rotto, frammenti, cercando di restituire quell’immagine intera del mondo che magari da qualche parte forse c’era e c’è ancora.

Un incontro a Palazzo dei Vescovi

La Storia: narrazioni e contro-narrazioni è il titolo della conferenza dello storico della mentalità Francesco Filippi terrà alle 15.30 nella sala Palazzo dei Vescovi. La Storia assume un ruolo importante, a volte manipolabile, in cui il passato diviene non uno strumento di indagine ma uno specchio del presente, in cui il fatto stesso in sé perde valore in favore del suo ricordo. Comprendere i meccanismi e le tecniche di trasmissione di questo passato è il primo passo per prendere in mano il proprio futuro.

L’antropologo Marco Aime e la scrittrice Elvira Muj saranno impegnati alle ore 16,30 sul palco del teatro Manzoni nel dialogo Sguardi incrociati. Attraversare il muro dell’alterità sull’importanza della narrazione fondata sul confronto che pensi in termini più ampo e nuovi ideali di Noi per realizzare una possibile narrazione della convivenza.

Le favole, i primi racconti dell’umanità, contengono tutto l’essenziale; ora, nell’epoca della realtà virtuale, sono state sostituite dai videogiochi nei quali non c’è scambio né reciprocità. Ne discuteranno alle 17.30 al teatro Bolognini la psicologa Silvia Vegetti Finzi e la psicoterapeuta infantile Manuela Trinci nel dialogo dal titolo Raccontami una storia: le risorse della fantasia nell’infanzia

Chiuderà il festival alle 18.30 in piazza Duomo l’attrice e autrice teatrale Lella Costa, con L’ironia è una dichiarazione di dignità, uno spettacolo per raccontare come sforzarsi di cercare l’ironia nella vita di tutti i giorni per affrontare i problemi con dignità. Perché basta spostare l’angolatura, il punto di vista, e tutto cambia.

.. e al Teatro Manzoni

Ultima giornata anche per gli appuntamenti dedicati ai bambini, a cura dell’Associazione culturale Orecchio Acerbo e realizzati con il supporto di Unicoop Firenze. Alle 10 in programma C’era una volta…e rivolta, le letture sceniche delle novelle delle nonne a cura di Marisa Schiano.

Si proseguirà con il laboratorio di arte e narrazione Le storie impossibili del signore René Magritte alle 11.30 per scoprire, con le opere di uno degli artisti più amati del Novecento, che si può guardare alla realtà da diversi punti di vista e con un pizzico di immaginazione. Alle 15 Incantesimi gentili, un laboratorio che parla di gentilezza e autenticità, due strumenti magici alla portata di tutti. La valigia del narratore: paese che vai lupo che trovi è il laboratorio multiculturale in programma alle 17.30 e alle 18.30 si tornerà a viaggiare nella fantasia di Gianni Rodari nel laboratorio con letture sceniche Facciamo pace. Inoltre, dalle 14 alle 18 l’appuntamento Dialoghi con le bambole come da tradizione trasformerà l’Ospedale delle bambole di Pistoia in un vero e proprio ospedale da campo negli spazi all’aperto della Biblioteca Forteguerriana, grazie alla collaborazione degli educatori della LudoBiblio dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze: con la sua nutrita équipe di medici, sarte, parrucchiere, aggiusta-sogni, scaccia-tristezza predispone visite, diagnosi, prognosi ed eventuale ricovero di giocattoli malconci, per non dimenticare il valore del prendersi cura, non solo degli altri, ma anche delle cose.

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