
PISTOIA. Quante maniere e abitudini diverse di giocare esistono e sono esistite? Quali giocattoli si usavano un secolo fa e quali giocattoli possiamo riscoprire oggi? In occasione della settima edizione di Pistoia-Dialoghi sull’uomo (27-29 maggio), dedicata al tema “L’umanità in gioco. Società, culture e giochi”, bambini e famiglie avranno l’opportunità di scoprire come si giocava in passato e in altri continenti, con la mostra “Sentinelle della memoria: giocattoli di un’altra epoca”, in corso a Palazzo De’ Rossi fino al 29 maggio, promossa da Fondazione Caript e Associazione culturale Orecchio Acerbo.
Un’esposizione curiosa e affascinante che raccoglie giocattoli del XIX secolo appartenenti alle collezioni private della famiglia Cecchi De’ Rossi e di Patrizio Cecchi, oltre ad alcuni rari libri d’infanzia. Insieme ai pezzi recuperati nelle sue ricerche da Patrizio Cecchi, sono esibiti i giochi di Paola De’ Rossi, vissuta a lungo in Estremo Oriente. Bambole, macchine e aeroplanini, esemplari di Pinocchio e molti altri riportano i visitatori indietro nel tempo: quello storico e quello della loro infanzia (Orari: fino al 26 maggio, 15-19; nei giorni del festival: 27 maggio, 15-22; 28 maggio, 10-22; 29 maggio, 10-18 | Ingresso libero).

Quali possono essere nuove idee per giocare oggi, quali giochi sono da riscoprire e quale funzione educativa porta in sé l’attività ludica sono invece le riflessioni al centro dei due appuntamenti di sabato e domenica, proposti dall’Ospedale delle bambole-Associazione culturale Orecchio Acerbo e organizzati grazie al sostegno della Fondazione Caript e in collaborazione con i Servizi educativi del Comune di Pistoia e la Ludoteca dell’Ospedale Pediatrico Meyer.
Sabato 28 maggio alle 17 è in calendario l’incontro “Giocare con Rodari, giocare con Munari” (Areabambini Rossa), in cui Rosellina Archinto, storica editrice di libri per l’infanzia e amica dello scrittore Gianni Rodari e dell’artista Bruno Munari, spiega come i giochi e i giocattoli non debbano essere modelli perfetti della realtà, ma stimoli per l’immaginazione del bambino. Giocattoli anche semplici o “poveri” sono i migliori alleati per aiutare i più piccoli a esprimere le proprie fantasie e a rielaborare le esperienze reali.
Domenica 29 maggio dalle 10 alle 18 l’Ospedale delle bambole, importante realtà ludico-educativa di Pistoia, diventa “ospedale da campo” (al Giardino Volante). Anche una visita dal dottore può diventare un gioco divertente: per tutta la giornata, i bambini sono invitati a portare i loro pupazzi e giocattoli malati o malconci e a sottoporli a diagnosi e cure.
Alle 16 appuntamento con Francesca Archinto, editor della casa editrice Babalibri, che raccoglie pensieri, riflessioni e desideri dei bambini su “L’ospedale che vorrei” nel laboratorio “Mamma, mi è venuta la febbre”.
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