dialoghi sull’uomo. TORNA IL CICLO DI INCONTRI NELLE SCUOLE

Adriano Favole

PISTOIA. Tre incontri di approfondimento dedicati alle scuole in preparazione ai Dialoghi 2018.

Il primo appuntamento con Adriano Favole, Un’antropologia delle vie di fuga, introduce al tema della IX edizione del festival “Rompere le regole: creatività e cambiamento”.

Mercoledì 17 gennaio 2018, ore 11, Teatro Manzoni di Pistoia

In vista della nona edizione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo (dal 25 al 27 maggio 2018) riprende il percorso di approfondimento, ideato nove anni fa dalla direttrice della manifestazione Giulia Cogoli e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, per preparare i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado al tema del festival. Lezioni di antropologia molto apprezzate da professori e ragazzi, che in otto anni hanno visto la partecipazione di circa 15.000 studenti, non solo di istituti cittadini e della provincia, ma di altre città italiane grazie alla diretta streaming.

Quest’anno il ciclo, di tre incontri, sarà aperto dall’antropologo e consulente al programma del festival Adriano Favole, mercoledì 17 gennaio alle ore 11 al teatro Manzoni di Pistoia, con la conferenza “Un’antropologia delle vie di fuga” che introdurrà il tema della manifestazione: “Rompere le regole: creatività e cambiamento”.

Molti discorsi sulle culture umane evocano una rappresentazione “chiusa”, “statica”, “conservatrice”. Al pari dei “costumi”, le culture paiono imprigionarci nelle loro maglie, rendendoci almeno in parte “ottusi” e sordi ai valori, ai gusti, alle abitudini degli altri. Certo, crescere in un ambiente linguistico e culturale ci fornisce gli strumenti per orientarci nel mondo, ma a quale prezzo? È un po’ come essere chiusi in una platonica “caverna”? O ci sono vie di uscita, strumenti per spezzare le catene?

Nel suo intervento di presentazione del tema dei Dialoghi 2018, Favole percorrerà quest’ultima strada. Se, infatti, l’antropologia si è per lo più definita come “sapere delle culture” – in grado cioè di aiutarci a capire “logiche” culturali, abitudini, usi, sistemi di pensiero, preferenze alimentari – essa ha tardato a riflettere sulle brecce che consentono agli abitanti di una cultura di “guardare oltre”, di pensare la trasformazione, il cambiamento e l’innovazione.

Un primo, provvisorio inventario delle modalità di “uscita” – sostiene Favole – può includere diversi modi di mettere in discussione la propria cultura: i riti di iniziazione; l’umorismo e l’auto-ironia; il teatro, la danza e altre performance; Il viaggio e l’aspirazione al viaggio; le crisi di natura ambientale, economica, sociale, che rappresentano spinte e occasioni per ripensarsi e intravvedere altre possibili forme di umanità; la relazione intergenerazionale e la contrapposizione tra generazioni intese come confronto di valori, stili di vita e prospettive di futuro.

Le culture non vanno concepite come “cose” realizzate una volta per tutte, ma come insiemi (precari, provvisori, incompleti) di strumenti per far fronte al nuovo, all’inedito, all’imprevisto.

“Improvvisare”, secondo Favole, non significa l’essere improvvidi, ma disponibili ad affrontare il

nuovo senza certezze assolute e potrebbe rivelarsi un aspetto centrale della condizione umana.

Adriano Favole è vice direttore per la ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove insegna “Antropologia culturale”, “Cultura e potere” ed “Etnologia dell’Oceania”. Ha insegnato presso le Università di Milano, Genova, Bologna e in Nuova Caledonia. Ha viaggiato e compiuto ricerche a Futuna (Polinesia occidentale), in Nuova Caledonia, a Vanuatu, in Australia e a La Rèunion (Oceano indiano). I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio. Collabora con La lettura del Corriere della Sera ed è autore di: La palma del potere (Il Segnalibro, 2000); Isole nella corrente (La ricerca folklorica, Grafo, 2007) e, per Laterza: Resti di umanità. Vita sociale del corpo dopo la morte (2003); Oceania. Isole di creatività culturale (2010), La bussola dell’antropologo (2015).

A febbraio 2018 uscirà Sui limiti della cultura. Prometeo ai tempi dell’Antropocene per Utet – Dialoghi sull’uomo.

Tutti gli incontri, dedicati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sono visibili in diretta streaming sul sito www.dialoghisulluomo.it.

Info: www.dialoghisulluomo.it

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