“DIARIO DI UNA BICICLETTA”, L’INIZIATIVA DI GINEVRA LOMBARDI

Diario di una bicicletta. 1

PISTOIA. Un bicicletta rossa, occhi curiosi e macchina fotografica in mano. È iniziato così, una ventina di giorni fa, il “Diario di una bicicletta”, un’idea di Ginevra Lombardi e delle liste Pistoia Cambia e Pistoia in Movimento. Obiettivo? Fotografare Pistoia in sella ad una bicicletta e parlare con la gente dei problemi che ogni singolo quartiere racchiude.

Ogni domenica mattina un nuovo percorso. Da Sant’Agostino a viale Adua, dal centro storico a via Fiorentina, nelle indiscutibili bellezze di Pistoia si possono trovare scenari davvero poco piacevoli. Strade malmesse, buche, erba alta, marciapiedi inesistenti, scarsa sicurezza stradale e problemi di viabilità.

Sant’Agostino, per esempio, è una delle zone più infelici:  sono evidenti i segni della crisi economica, è vero, ma anche dell’incuria e dell’abbandono da parte delle istituzioni. L’asfalto del manto stradale è spaccato e deformato, marciapiedi e zone verdi non esistono più; nelle vie laterali ci sono rottami di auto abbandonati, diversi immobili sono sfitti e divorati dalla vegetazione; sempre più frequente è il fenomeno della prostituzione diurna.

I rifiuti, spesso, vengono ammassati dove capita, in zone più nascoste, oppure anche in mezzo alla strada. Poltrone, travi di legno, grossi sacchi neri di plastica, frigoriferi, e anche un carrello del supermercato. Bottiglie vuote, gettate per strada, sono ciò che rimane di una serata trascorsa in quelle zone abbandonate. Alcuni residenti si fermano per dire la loro su quell’incuria che li circonda e in cui sono costretti a vivere.

Diario di una bicicletta. 2

La bicicletta della candidata arriva al Palazzetto dello sport: anche qui erba alta e asfalto dismesso. Lungo le mura cittadine di viale Arcadia, oberate di transenne, non è facile muoversi a bordo di una bici senza correre rischi. Altro giro, altra corsa. L’inchiesta in bicicletta prosegue nella zona ovest di Pistoia: via Dalmazia, via Nazario Sauro e zona Stadio. Anche qui gli scenari sono sempre gli stessi: erba alta, incuria, strade piene di buche, marciapiedi sconnessi.

Gli impianti sportivi di Belvedere sono in condizioni pessime e la rampa di accesso alla struttura è inadeguata, i gradini sono a rischio rottura. Lungo il viale Adua, uno dei fiori all’occhiello del commercio cittadino, tanti sono gli edifici abbandonati e fatiscenti. Come la piscina-palestra Fedi Fermi, per esempio, un tempo gioiello del nuoto pistoiese.

Così come nel centro storico, in via Pratese e in via Fiorentina. In via dei Macelli all’incrocio con via delle Olimpiadi, un grosso ratto grigio rovista indisturbato tra la grande disponibilità di cibo che deriva dall’immondizia dispersa o che tracima dai cassonetti. Una foto. Poi la biciclettata continua, pronta per una nuova corsa.

[pistoia cambia – pistoia in movimento]

Print Friendly, PDF & Email