PITEGLIO. Qualcuno diceva che la goliardia era roba folcloristica e da figli di papà.
Era folcloristica sicuramente, ma con dietro e dentro uno spirito particolare che ci faceva cantare Gaudeamus igitur e No, non è morta la goliardia etc.
Sono passati più di cinquanta anni, una vita, un attimo. Ma nonostante tutto, questi vecchi/giovani hanno ancora il coraggio di ricordare e tentare di ricordarsi e di riconoscersi dopo decenni di lontananza.
È commovente? No, è goliardico. No, non è morta la Goliardia e, dunque… Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus.
La musica, altrettanto famosa, anche se risale a tempi medioevali ha avuto, in epoca più recente, un padrino d’eccezione, quando Johannes Brahms ne ha realizzato una stesura orchestrale in occasione della laurea di un amico. L’Academic Festival Overture, op. 80 di breve durata (9′ 19″) si conclude, appunto, con le battute del Gaudeamus.
ATTORI E PERSONAGGI
- Umberto Cecchi: Menelao Principe di Piteglio, ma anche Venere dea dell’amore – Giornalista
- Vittorio Trinci: Elena – Dipendente delle Poste
- Carlo Cimarri: Ancella di Elena – Bancario
- Guglielmo Barbini: Agamennone Re di Pistoia ma anche Giove signore degli Dei – Insegnante
- Riccardo Lenzini: Re di Larciano – Dirigente Regionale
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Roberto Fedi: Aiace Re di Lucchio, ma anche Enea e anche Aedo – Professore Universitario di Letteratura Italiana [assente perché impegnato in un congresso]
- Roberto Morassi: Achille Re di Popiglio ma anche Andromaca, moglie di Ettore – Professore Universitario
- Marco Dell’Agnola: Diomede Re di Cecafumo – Manager
- Giovanni Pratesi: Calcante Gran Sacerdote e Vate ma anche Re di Troia – Dipendente Pubblico
- Carlo Alberto Dell’Agnola: Play Boy Troiano – Primario Ospedaliero
- Felice De Matteis: Cassandra, Indovina un po’ idiota – Dipendente Pubblico
- Inoltre: donzelli, famigli, cortigiane e cani sciolti