difensore. BELLONZI CONFERMA, PURTROPPO

Emanuele Bellonzi, il Difensore Civico

PISTOIA. Il Prof. Bellonzi ci ha chiamato per ringraziarci del titolo assegnatogli: Uno di noi.

Il difensore ribadisce che il riconoscimento a lui rivolto è sì, popolare, ma niente affatto denigratorio, né riduttivo. Anzi lo ritiene appropriato per come si è sempre impegnato a dare un servizio incondizionato, trasparente e ordinato al senso di una genuina collaborazione di consulente pubblico del popolo, cioè di noi “cittadini”.

Cittadini che sono sudditi, tassati e spesso vilipesi dall’organizzazione burocratica delle pubbliche amministrazioni. Qualcuno potrà rettificarci o smentirci?

Bellonzi, ha ben chiaro che la comunità delle “Istituzioni” è stata sempre refrattaria ai suoi appelli e nella dicotomia esistente tra i “palazzi” e i “cittadini” si è sempre schierato a favore di questi ultimi. What else?

Nella telefonata è stata fatta un’amara precisazione che, purtroppo conferma la correttezza del nostro articolo: a parte il nostro ringraziamento pubblico, nessuno dei Palazzi gli ha formulato una parola di riconoscenza per i due lustri di lavoro nell’Ufficio della Provincia di Pistoia, come garante dei diritti dei cittadini.

La nazione del 11 Febbraio

Questa volta, il Presidente della Provincia Vanni e gli altri Enti, non hanno da proporre scuse per la mancanza di fondi: per una stretta di mano e un “Grazie Professore”, non servivano soldi, né pasticcini o bottiglie di spumante.

Insomma tutto questa è una banale storia di ordinaria mancanza di bon ton istituzionale (cialtroneria?) che conferma l’insofferenza delle Istituzioni (leggasi i Comuni della Provincia) per chi ha cercato di promuovere la trasparenza e la difesa dei diritti dei cittadini.

Si sappia: non mancavano i fondi per garantire la continuità al servizio del Difensore civico provinciale; è mancata la volontà politica e dunque, se lo ricordino i cittadini alla prossima tornata elettorale.

[alessandroromiti@linealibera.it]

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