MONTECATINI. Leggendo il nuovo Ptof (Piano Triennale offerta Formativa) della scuola secondaria Galileo Chini di Montecatini ci è caduto l’occhio sul progetto numero 4 denominato “Le differenze di genere” e sul 19 “Omofobia e bullismo”.
Leggendo questi progetti, riservati alla scuola secondaria di primo grado, ci sono sorte alcune perplessità riguardo a:
- 1) Limitare l’incidenza degli stereotipi al fine di ridurre la discriminazione di “genere”
- 2) Promuovere l’educazione al rispetto nella relazione tra i sessi, al rispetto dell’identità sessuale, religiosa e culturale
- 3) Analizzare in modo critico le origini, le manifestazioni e le conseguenze degli stereotipi di genere nella nostra società e cultura
- 4) Sensibilizzare in senso preventivo gli studenti sulle diverse forme di discriminazione nei confronti dichi non si conforma agli stereotipi di genere
- 5) Promuovere un atteggiamento flessibile e aperto verso i generi e i ruoli di genere
- 6) Incoraggiare la formazione di un’identità libera e autentica
Questi progetti vengono portati avanti per contrastare la violenza sulle donne e il bullismo, ma poi, in realtà, sono spesso veicoli per inculcare nella testa dei nostri ragazzi idee strane.
La Lega Nord si augura che questi Progetti non siano fra quelli studiati per indottrinare i bambini, perché non è tollerabile che si faccia propaganda in luoghi che non sono deputati a questo scopo. Purtroppo viviamo in un momento storico non molto favorevole alla famiglia tradizionale , tant’è vero che alcune associazioni (spesso finanziate con i soldi pubblici) hanno definito la mamma “un concetto antropologico” e le donne che affittano l’utero “prestatrici di organo”.
Riteniamo inoltre che certe tematiche dovrebbero essere affrontate all’interno del nucleo familiare e non nelle scuole , senza fra l’altro sapere chi e come affronta temi così sensibili.
Ricordiamo inoltre che:
L’articolo 26, comma 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo prevede che: “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai figli”.
L’art. 2 del protocollo addizionale alla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali recita: “Lo Stato, nell’esercizio delle funzioni che assume nel campo dell’educazione e dell’insegnamento, deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e a tale insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”.
I Docenti, nel redigere i Pof, devono tener conto delle esigenze e dei valori delle famiglie.
Per questi e per vari altri motivi invitiamo i genitori degli studenti interessati da tali progetti, ad informarsi in maniera accurata e non arrendersi alle prime rassicurazioni che sicuramente riceveranno. Un genitore informato sarà sicuramente un genitore migliore. Per concludere vorremmo sapere, visto la scarsità dei fondi che le scuole hanno e l’impietosa situazione nella quale versano gli istituti scolastici , quanto è stato speso per questi progetti!
Lega Nord Montecatini T.-Valdinievole