DIGA DI PAVANA, I SINDACI DELLA UNIONE DEI COMUNI DELL’APPENNINO: UN DANNO AMBIENTALE IMPORTANTE

La diga di Pavana

PISTOIA — BOLOGNA. Sulla gestione della manutenzione del Bacino di Pavana che ha creato evidenti problemi ambientali intervengono i sindaci dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese:

I sindaci dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese chiedono alla Regione Emilia-Romagna di attivarsi per verificare la situazione delle acque del Reno e del Limentra, a seguito delle operazioni sulla diga di Pavana, che hanno comportato problemi nei fiumi con la conseguente morte di un’enorme parte della fauna ittica presente.

«L’Appennino è una riserva naturale unica, e ciò che è avvenuto ci preoccupa non poco» spiega il presidente dell’Unione dell’Appennino bolognese Maurizio Fabbri «nel territorio appenninico ci sono altre dighe e certe operazioni hanno creato problemi anche in passato.

Recentemente siamo riusciti, grazie anche alle associazioni di pescatori, a gestire meglio le operazioni sulle dighe, salvaguardando la fauna. Ci chiediamo perché non sia avvenuto lo stesso in questo caso.

La Regione di competenza della diga di Pavana è la Toscana, ma i danni principali di questa operazione ricadono sul versante emiliano.

Chiediamo conto quindi alla nostra Regione di ciò che è successo e di rilevare eventuali precise responsabilità di quello che pare un danno ambientale importante».

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