Alla vigilia dell’evento assembleare nazionale che dovrà decidere sul bilancio il Presidente Alberto Corsinovi, annuncia le sue dimissioni, ma solo dal Consiglio di Presidenza e non dalla Federazione. Per alcuni osservatori si tratta solo di una “mossa ad effetto” per intenerire i dubbiosi sulla decisiva votazione del Bilancio 2019
FIRENZE. La lettera indirizzata ai Confratelli e Consorelle non è firmata a penna, ma ci proviene da diverse fonti e dunque sembra davvero autentica, anche per i contenuti ad ampio spettro politico, utili a rilanciare una maggiore attenzione nell’imminenza del voto di bilancio del 2019: sarà questo il vero nodo della storia delle Misericordie.
Se andrà bocciato, arriverà un commissario prefettizio con esiti non prevedibili per la riorganizzazione e rifondazione dell’intero “movimento” dei misericordes.
Solo così, ci spiegano, si vedrà una svolta storica e una nuova gestione con l’eliminazione dell’attuale dirigenza duramente contestata in più occasioni da più Governatori coraggiosi.
Questo il testo del documento:
Ai fratelli e sorelle del Movimento delle Misericordie d’Italia
Carissimi fratelli e sorelle, alla vigilia del Santo Natale che quest’anno si celebra in un contesto davvero difficile e complicato ma che non ne sminuisce il significato più vero e profondo, dal letto di ospedale dove sono ancora ricoverato per la gravissima malattia che mi ha colpito ormai da più di due mesi, sento la necessità di scriverVi queste poche righe con le forze che riesco a mettere insieme.
La grave situazione in cui la Confederazione nazionale, ormai già da tempo si è venuta a trovare, come certamente ricorderete mi aveva indotto già dallo scorso gennaio a interrogarmi, confrontarmi e quindi a promuovere insieme ad oltre 200 misericordie, azioni che portassero al rinnovo degli organi nazionali quanto prima, per dare alla Confederazione un nuovo governo per il necessario rilancio.
Purtroppo, lo scoppio della pandemia ha impedito di portare avanti il percorso iniziato, già in primavera.
Durante la scorsa estate, nel mese di luglio, pensando che il covid-19 non avrebbe più condizionato in maniera così forte le nostre azioni, insieme alle Misericordie della Toscana ci siamo nuovamente confrontati e determinati a farci promotori di un percorso che “scuotesse” prima di tutto la politica, passando da una profonda riscrittura delle regole che stanno alla base del nostro Movimento e rilanciando nuovamente l’avvio delle procedure per il rinnovo della classe dirigente. Ormai più di due mesi sapete la mia situazione.
Ad oggi non sono in condizione di portare alcun contributo al dibattito se non questo: presento le mie dimissioni da Consigliere di Presidenza della quale faccio formalmente parte dal Luglio 2019, ed al contempo rivolgo un forte invito a tutti/e per avviare veramente da subito il percorso di rinnovo delle cariche confederali senza se e senza ma.
Ho letto negli ultimi giorni le lettere che sono arrivate da più parti d’Italia, ritrovando in alcune considerazioni che ho condiviso e che condivido, a tal punto da avermi portato ad iniziare il percorso che ho ricordato sopra, e che allora fu oggetto, tra l’altro, di grandi attacchi al sottoscritto.
Spiace però aver letto in altre menzogne e falsità, con strumentalizzazioni che nulla hanno a che vedere con la verità dei fatti.
Nel rinnovare a tutti Voi e alle Misericordie sinceri auguri di un Sereno Natale, auspico che il prossimo 27 Dicembre la nostra assemblea sia certamente un momento di forte e concreta svolta, nel solo interesse del movimento che tutti proviamo a servire.
Con i più sinceri auguri e fraterni saluti.
Alberto Corsinovi
La lettera è solo apparentemente struggente allorquando si annunciano le dimissioni dalla carica del Consiglio di Presidenza che, spiega essere stata detenuta solo 6 mesi (ma riguardo alla quale ci dicono di chiedere al Colonnello: quando e da chi sei stato eletto, ovvero chi t’ha votato?), ma che diviene caratterizzante quando si chiede il … rinnovo degli organi nazionali quanto prima, per dare alla Confederazione un nuovo governo per il necessario rilancio.
Belle parole, che sono sottoscritte con la stessa forza dai suoi antagonisti, creando una contrapposizione logica degli intenti sui medesimi risultati ricercati: forse qualcuno inganna e tenta di suggestionare con una cortina fumogena?
Il Colonnello dice di avere il consenso di almeno 200 Confraternite (meno di 1/3 delle 700 unità territoriali nazionali) e si dichiara determinato al “cambiamento”: viene da chiedersi di cosa e come, visto che nessun episodio di malagestio è stato da lui trattato in modalità puntuale, offrendo una disamina delle questioni al consesso delle organizzazioni, ovvero della base dei volontari. Specifichi meglio, grazie: lo chiedono proprio i volontari, nostro tramite.
Riuscirà l’Assemblea nazionale (riunita in videoconferenza) a rappresentare le problematiche sottese ai numerosi errori gestionali del passato, così salvando il bambino dall’acqua sporca e chiudere certi registri, magari (e perché no?) avviando anche eventuali azioni di responsabilità per le azioni dolose in ipotesi denunciate?
Chissà a cosa pensava il Colonnello quando (in cauda venenum!) nella chiusura della lettera, auspica che l’Assemblea del 27 Dicembre sia un momento di “forte e concreta svolta” nell’interesse del movimento (?): intendeva chiedere la bocciatura del Bilancio 2019 o la sua approvazione?
Visto che sono due cose fortemente contrapposte negli effetti futuri, dovrebbe specificare il suo intento: favorevole o contrario? Perchè non lo dice nella lettera.
Dica Corsinovi, non lasci la platea dei volontari nel dilemma. Perché non ha fatto un appello diretto e più esplicito alla base delle Confraternite? Perché ha dato le dimissioni dal Consiglio di Presidenza e non le ha date dalla Presidenza della Federazione Toscana o dal Consiglio Nazionale?
Alcuni osservatori, ci sottolineano che nella probabile ipotesi di una bocciatura del Bilancio della Confederazione, la Federazione Toscana avrebbe una maggiore possibilità di calamitare il controllo della “nuova Rete”, organismo associativo predisposto al travaso delle Confraternite in una, solo apparente, nuova dimensione con gli stessi burattinai reincaricati di gestire il proscenio e mantenere il controllo e la gestione.
L’Assemblea del 27 si preannuncia ricca di possibili colpi di scena, e così, alcuni Governatori, ci assicurano la più fedele narrazione dei fatti che andranno trattati.
Non ci resta dunque che attendere, facendo un respiro di sollievo per la pronta guarigione di Corsinovi, rassicurandolo che anche noi, come lui, siamo volontari e facciamo il servizio giornalistico come una missione.
Lui e la comunità dei volontari potranno capire che cosa intendiamo: informazione è conoscenza ed è libertà di scelta (Art. 21 della Costituzione).
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]