«DIO ALCUNI PAPI LI DONA, ALTRI LI TOLLERA, ALTRI ANCORA LI INFLIGGE»

Papa Francesco

PISTOIA. Riporto e condivido, da uno scrittore “scomodo”  Marcello Veneziani: “Confesso”. Ho qualche difficoltà a chiamare Bergoglio Papa Francesco. Lo sento più come il presidente di una Ong, a capo di una grande, antica organizzazione non governativa. Il suo tema cruciale non è il rapporto fra l’uomo e Dio, il mistero della fede e della Resurrezione, l’anima immortale e Nostro Signore Gesù Cristo. È un papa estroverso, cioè ad uso esterno, che avvicina i lontani e allontana i vicini: anzi, a essere più precisi o caustici, che vorrebbe avvicinare i lontani ma intanto allontana i vicini, ossia i credenti e gli ipocredenti, i praticanti flebili ed incerti”. Questo signor Papa 2, assieme a Mattarella e Boldrini forma il Trio accoglienza; ciascuno di loro al sicuro ed al riparo nei sacri palazzi della politica e della preghiera.

Le sciocche polemiche di carattere locale che riguardano un prete-imam (?) esibizionista sono solo la lontana propaggine di ciò che la Chiesa è diventata: un business, un Bergoglio fan-club ed una associazione di carattere sindacale-umanitaria con finalità da terzo settore, con il quale Manes ci insegna che anche la carità deve produrre profitto, ma con una differenza: Manes è l’amico del bomba-Renzi, cioè il nulla temporale ed un laico, Bergoglio “dovrebbe” essere il Papa.

Per quanto un Papa strano e forse non legittimo… così dice e documenta Antonio Socci.

Al momento abbiamo la stranezza, dopo quasi due millenni, di avere un Papa emerito, Benedetto XVI ed un Papa… demerito.

Il primo, con il suo “scandaloso” discorso di Ratisbona ci metteva in tempi già sospetti in guardia dal considerare l’islam una religione di accoglienza e di pace mentre il secondo, ingerendosi pesantemente nei c…i nostri di pseudo libera nazione, propaganda lo ius soli e mette in guardia, nel suo discorso domenicale, da quel balcone dove veri Papi si sono affacciati nei tempi, dall’avvicinarsi a cartomanti e maghi. Minchia, sig. Pontefice demerito!

Una parola ed un riferimento ai massacri di cristiani in Siria ed in tante altre parti del mondo, no?

In compenso una bella visita a Barbiana donde la teoria della liberazione sessuale con relativo desiderio a portarsi a letto gli adolescenti che don Milani tanto amava, quello sì?

Insomma, si sarà compreso che gli avvenimenti anche locali che per puro esibizionismo divengono nazionali, sono il frutto di una Chiesa che non ha più una guida che si fonda sui Vangeli e sulla Tradizione ma sulla estemporaneità di comportamenti che tali  sono e che, anche a livello locale, sono politicamente strumentalizzati da individui che hanno scoperto i negretti e la messa – minuscola, dopo avere trovato le case del popolo “politicamente” chiuse nella loro spinta propulsiva: come un certo Berlinguer ebbe a scoprire e denunciare.

Come diceva San Vincenzo de Lèrins: «Dio alcuni Papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge».

[Felice De Matteis]

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