diocesi di pescia. LA MARCIA DELLA PACE PROTAGONISTA A MONTECATINI TERME

Monsignor Tardelli ha donato il messaggio di papa Francesco agli amministratori della Valdinievole: «Sappiamo che c’è chi grida guerra nel mondo e chi alza la voce per stabilire guerre e relazioni violente. Il nostro grido deve essere più forte e deve raggiungere direttamente la coscienza di tutti gli uomini e le donne del mondo»

MONTECATINI. Anche quella del 2025 è stata una edizione molto partecipata della “Marcia della Pace” organizzata da Azione Cattolica, Ufficio Pastorale Familiare, Caritas, Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale giovanile in occasione della 58ª Giornata internazionale della Pace. Nonostante il freddo e pò di pioggia di ieri pomeriggio un centinaio di persone, alcune associazioni locali impegnate nel sociale, e alcuni dei sindaci dei comuni della Valdinievole hanno sfilato insieme a al vescovo Fausto Tardelli seguendo la scritta “PACE”, che apriva il corteo, per strade della città di Montecatini Terme.

Alle 17.00, come da programma, la marcia si è fermata davanti al municipio per l’incontro con gli amministratori comunali ai quali, dopo una breve riflessione, il vescovo Tardelli ha donato il messaggio del Papa per la giornata mondiale della pace.

«Siamo qui per gridare la pace con un grido forte come è forte il grido di tante vittime innocenti, bambini, famiglie che sono dilaniate dalla guerra, il grido delle tantissime situazioni di dolore che vediamo tutti i giorni in televisione e leggiamo sui giornali e che sentiamo vicino a noi. L’invito è quello è quello di riconoscerci tutti dei debitori nei confronti di Dio e degli altri e con questa consapevolezza allora possiamo costruire legami più veri e autentici e rispettosi; nel momento in cui pensiamo di essere creditori prendiamo purtroppo la strada sbagliata, la strada della violenza» ha sottolineato il vescovo Fausto nel suo breve intervento.
Dopo l’intervento del vescovo ha preso la parola la vice sindaca del comune di Montecatini Terme Beatrice Chelli che ha sottolineato l’importanza di partecipare a manifestazioni come questa per mostrare quanto sia importante e fondamentale la pace e la fratellanza di tutti gli uomini e le donne di buona volontà di qualunque credo esse siano. «La pace è un percorso che tutti noi dobbiamo fare a cominciare dalla vita quotidiana. Perseguire la pace attraverso il dialogo tra i popoli e la comprensione tra le persone. Ricordare le violenze passate ogni giorno per arrivare a piccoli passi e attraverso il lavoro di tutti alla pace nel mondo».

Il tema scelto dal Santo Padre per la Giornata della Pace 2025 è “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace” e ci invita a riflettere sull’urgenza di condonare i debiti e di promuovere modelli economici basati sulla giustizia e la solidarietà. La remissione del debito, ispirata alla tradizione giubilare del popolo ebreo, viene presentata come un passo essenziale per liberare i popoli oppressi da legami economici disonesti che soffocano il presente e ipotecano il futuro, evidenziando il legame tra debito economico e debito ecologico.

La marcia si è conclusa poco prima delle 18 davanti alla Basilica di S. Maria Assunta con il consueto scambio del segno della pace e il lancio dei palloncini. Successivamente il vescovo Tardelli ha presieduto, all’interno della Basilica, la Messa nella solennità dell’Epifania a conclusione della giornata.

«L’epifania che ci mostra i magi che vengono da oriente ha sottolineato il vescovo nella sua omelia – ci dice cose importanti per la nostra vita: ci fa sentire la gioia della luce del Signore che arriva a tutti gli uomini, nessuno escluso, ma ci fa anche capire che bisogna camminare, come hanno fatto i magi, per rispondere a questa luce di pace e di amore e infine ci mette in guardia sul rischio che si può incontrare per costruire un mondo di pace, ma il signore è grande e non ci abbandonerà mai nel cammino della vita».

[diocesi di pescia]

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