Il potere ahimè ha tradito sia l’Agnello che Pedrito
Tempi moderni e metodi antichi:
mangian le foglie e buttano i fichi
Si sentono minacciati, ma chiudono le porte in faccia e fanno lo sgambetto ai cittadini. Poi se ne vantano pure con certi loro discutibili dipendenti.
Vengono avvisati di problemi seri di legalità e democrazia, ma preferiscono cucirsi gli occhi, piuttosto che far pulizia, come avevano promesso o come sarebbe loro dovere.
E quando sono al perso, prendono un’avvocata o due e denunciano chi li richiama al dovere strillando di essere vittime di molestie (certo non sessuali), tentate estorsioni e violenze private. Quando le fanno loro, le violenze private sono sante come quelle dello zio Stalin, anche se nere fumo-di-Ciottoli.
Hanno la vita facile, perché possono sempre contare su un procura pistoiese che naviga nella confusione più confusa, a nostro modesto parere.
E come si difendono l’un l’altro, pur di non mollare quella briciola di potere che, in buona sostanza, offendono ogni giorno con l’arroganza che li anima e la loro cecità politica.
Vi sembra bello vivere in una realtà di questo genere, generosi abitanti di Agrùmia? Mah… Chi si contenta gode!
E.B.
[direttore@linealibera.it]
E non abbiamo ancora detto tutto. V’immaginate cosa accadrà quando potremo leggere 18 mila pagine di intercettazioni telefoniche?
Tremate, fratres!