diritto di informazione. LA CORTE DI CASSAZIONE AUMENTA LA TUTELA DEI GIORNALISTI!

La Corte di Cassazione si avvicina a Strasburgo dove, il diritto all’informazione è sacro, perché sancito dall’articolo 10 della carta dei diritti dell’uomo a tutela della libertà di espressione. Quanti anni serviranno ancora affinché questa condizione culturale si diffonda nel paese?

PISTOIA. Con una sentenza del Novembre 2019, la Corte di Cassazione allarga ulteriormente gli esimenti in favore dei giornalisti che sono impegnati nella cronaca giudiziaria e così avvicina la condotta della giurisprudenza alla liberà di espressione, scritta – ma disattesa nel nostro paese – nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La vicenda trova origine da una querela nei confronti di un collega giornalista dell’Osservatore Quotidiano di Ancona che aveva lanciato una notizia senza farne un’accurata verifica e così pubblicandola su di un giornale on line: dopo due gradi di giudizio di condanna è arrivata la definitiva liberatoria della Suprema Corte che ha stabilito che “il fatto non costituisce reato” assolvendo il perseguitato collega.

Di grande pregio l’argomentazione dei Supremi Giudice che osservano peraltro come: “Il comportamento delle parti offese, successivamente alla pubblicazione dell’articolo, anziché esplicitarsi in comportamenti corrispondenti ai canoni dell’id quod plerumque accidit, come l’atto di telefonare, mandare una mail o entrare nel dibattito sorto su internet, è consistito piuttosto nel premunirsi di prove, sulla base delle quali poi avrebbero potuto querelare e chiedere i danni.

Il ricorrente osserva che tale situazione è perdurata nel tempo, senza che le parti offese si fossero mai attivate per chiedere la rettifica o la rimozione dell’articolo, dal momento che la diffida scritta non è mai stata ricevuta alla redazione o alla sede legale dell’Osservatore Quotidiano di Ancona.

La sentenza 15086 del 14 maggio è bene commentata e comprensibile, la potrete leggere su questo link.

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

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