PISTOIA. Soldi che grondano vergogna e, con la retorica di rito, ancor più vergogna perché riguardano persone disabili.
Dunque, la Cgil (il sindacato che interviene solo quando i buoi sono scappati) ci dice che: “Nei giorni scorsi è stato definitivamente stipulato tra la Asl 3 e la Misericordia, il contratto per la gestione del trasporto degli utenti disabili di diverse strutture pistoiesi, tra cui l’Apr (ex Aias)”.
La Cgil dichiara anche che: “Incredibilmente, infatti, la Misericordia ha dichiarato che utilizzerà per il servizio il proprio personale volontario, ignorando completamente i vincoli legati alla gara d’appalto e agli obblighi di riassunzione dei lavoratori”.
“Ritenendo inaccettabile e profondamente immorale questa posizione – prosegue Sara Simboli della Segreteria Funzione Pubblica – abbiamo richiesto per ben due volte all’Azienda Asl la revoca immediata del contratto sottoscritto, ponendo l’attenzione sul fatto che un servizio per il quale la Asl impiega risorse pubbliche (e ripetiamo, non poche!) debba essere svolto attraverso lavoro dipendente regolare (come peraltro sostenuto dalla stessa Azienda nel capitolato di gara!), per la garanzia del servizio e la creazione di occupazione, ottenendo una risposta negativa”.
Apparentemente una classica diatriba su come spendere soldi pubblici, ma la Misericordia, capofila di una cordata “benefica” dichiara candidamente di avere partecipato all’asta sul trasporto disabili in tal guisa:
“L’Associazione temporanea formata da Pistoia Soccorso (coordinamento provinciale delle Misericordie), Emergenza Ambulanze (coordinamento Provinciale Pubbliche Assistenze), Cooperativa Sociale Socialmise e Croce Rossa di Quarrata risponde alle polemiche mosse in seguito all’assegnazione alla stessa Ats del servizio di trasporto dei disabili:
Nessuno al di fuori della nostra associazione temporanea di scopo ha partecipato alla gara per il trasporto dei disabili, poiché l’importo non copre nemmeno i costi.
Soltanto per senso del dovere abbiamo partecipato alla gara e fino all’ultimo abbiamo pensato di rinunciare. Economicamente non è sostenibile l’introduzione di ulteriore personale”.
Chi sta vergognosamente bluffando? L’Usl 3 che fa una gara al ribasso per mantenere i faraonici stipendi dei suoi “dirigenti apicali”; questa benefica Associazione temporanea di cui sopra che si costituisce in associazione – appunto temporanea – per solo senso del dovere, pur sapendo di andare in rimessa; o entrambi i soggetti, in concorso… fra loro?
Alla Magistratura l’ardua sentenza, perché se è vero che nel bando di gara come peraltro sostenuto dalla stessa azienda Asl 3 nel capitolato di gara era previsto il mantenimento del servizio “attraverso lavoro dipendente regolare”, non è concepibile disattendere quanto firmato e sottoscritto ed è altrettanto vero che la Misericordia, capofila di questa “misericordiosa cordata”, aveva l’obbligo e il dovere morale di mandare l’asta deserta e di denunciare lo sfruttamento che si va ad operare nei confronti dei disabili.
Riportino in Pistoia i 420 milioni di euro sottratti alla sanità regionale a Massa ed il problema non si porrà!
Qui qualcuno sta “giocando sporco” e sbattere sulla strada due lavoratori – Loppa e Bracco – in base al sordido calcolo del profitto, tanto più gestito sulle spalle di pazienti bisognosi, è cosa che fa ribrezzo.
E se i termini sono duri, gli ideatori e i calcolatori di questo ennesimo esempio di mala sanità, sono ancora peggio.
One thought on “DISABILI, SOLDI PUBBLICI, CALCOLI SPORCHI, LICENZIAMENTI. PERCHÉ NON INTERVIENE LA MAGISTRATURA?”
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