disamministrazione. LA SVIZZERA SCIMMIOTTA AGLIANA, MA I TRIBUNALI SEMINANO LEGNATE A CHI NON RAGIONA SUL FILO DELLA LOGICA

Il Comune di Stabio (CH) verrà gemellato con Agliana per le comuni vicende dei rifiuti sanzionati?

 

STABIO (CH)-AGLIANA. Sarebbe stato niente di meno che il Tribunale Amministrativo del Canton Ticino a riformare completamente una sanzione erogata a carico di un turista svizzero, accusato di aver abbandonato un sacchetto di spazzatura, per averci trovato una targhetta con il suo indirizzo.

Il giudice di primo grado aveva ritenuto sufficiente tale indizio per la conferma della sanzione irrogata dal Comune svizzero di Stabio.

La questione ha un precedente nazionale ad Agliana, dove un cittadino ha subìto quattro anni di vessazioni per una interpretazione autoritaria di un funzionario fin troppo solerte, confermata dopo il primo appello e poi sottoposta al ricorso dal Giudice.

Il Sig. Mirashi perseguitato da un verbale dell’ex comandante Nesti, per il quale ha dovuto fare ricorso al Giudice

Cinque anni fa, un cittadino extracomunitario venne ingiustamente sanzionato dalla Pm del Comune di Cessnok-grad (così è chiama Agliana in Russia) perché il comandante Andrea Alessandro Nesti gli affibbiò una sanzione amministrativa, ingiusta e illogica, che costrinse il signor Mirashi a rivolgersi al Giudice di Pace per avere giustizia, nonostante egli avesse proposto ben due ricorsi preliminari interni: il primo al Nesti e il successivo alla Paola Nanni. Ricorsi che furono chiaramente respinti.

La vicenda ticinese è quasi perfettamente sovrapponibile a quella di Agliana, infatti anche lì i giudici amministrativi (lì è stato necessario il ricorso in appello) hanno rilevato chiaramente l’illogicità della sanzione di 150 franchi, ingiustamente comminata al turista svizzero. La sentenza svizzera è del 9 dicembre scorso ed ha una rilevanza giurisprudenziale, se accoppiata a quella di Agliana. Ma al di là della rilevanza, va detto che fa specie per i metodi con cui la pubblica amministrazione persegue (e spesso perseguita) i cittadini.

Vogliamo pensare che i giudici abbiano raggiunto i loro convincimenti grazie anche alla diffusione della clamorosa vicenda aglianese definitiva e senza alcun appello (questa volta la Nanni avrà capito?) e con tanta soddisfazione dal signor Mirashi.

Sulla questione ci risulta che il comandante Nesti abbia già formalizzato delle giustificazioni per sollevare la sua posizione di funzionario responsabile che firmò il verbale poi riformato: il rilievo dell’episodio del 2014 è stato fatto da due agenti in servizio e dunque, lui doveva certamente sanzionare, non serviva verificare se la prova era ineccepibile. Tanto fece, in modo dichiarato palesemente illogico e illegittimo, che riuscì nel nobile intento di arrecare un danno di immagine al Comune!

Anche in questo caso un ineccepibile modus operandi del Nesti.

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


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