DISCARICA DEL FOSSETTO, M5S: «ECCESSIVA LA SPESA PER LA BONIFICA»

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La discarica del Fossetto

MONSUMMANO. A Monsummano Terme la discarica ha portato miasmi, rischi per la salute, danno ambientale e scarsi vantaggi economici mai chiariti e mal gestiti. La discarica del Fossetto doveva essere chiusa e bonificata dal 2013, poi posticipata al 2019, e sulla cronaca locale si legge oggi di anticipare la dismissione entro il 2017!

Per quanto riguarda l’esproprio dei terreni contro Paiper International il dirigente Dott. Pileggi ci ha formalmente comunicato da gennaio che l’amministrazione ha ritirato l’atto di espropriativo e quindi risulta incomprensibile volontà del Sindaco di sostenere questa ipotesi.

Il Pit (Piano di Indirizzo Territoriale) regionale ha bloccato il sostanziale ampliamento della discarica ed i rifiuti saranno destinati all’inceneritore di Casa Passerini, chiamato impropriamente termovalorizzatore ma sempre di inceneritore si tratta, quando e se entrerà in funzione.

Per quanto riguarda la spesa prevista di 2,6 milioni di euro per la bonifica della discarica ci sembra eccessiva per un parco dove nessuno porterà mai i propri bambini a giocare, anche se la spazzatura fosse coperta da quadrifogli e altalene d’oro! Questi milioni provengono sempre e comunque dalle bollette che paghiamo noi.

Pur avendo la discarica sul territorio comunale, la Tari monsummanese non è inferiore agli altri paesi, come ad esempio a Peccioli dove gli amministratori hanno saputo trarre benefici importanti per i loro cittadini. La gestione dei rifiuti è un tema che non può comunque essere risolto da un singolo Comune se non con una politica di larga scala.

Fino ad oggi i politici hanno gestito in modo assurdo le risorse disponibili dalla produzione allo smaltimento. Gli investimenti previsti dalla Regione Toscana per il revamping (ammodernamento) dei vecchi impianti di incenerimento e per la costruzione dei nuovi si aggira intorno ai 530 milioni di euro con uno spreco di denaro pubblico, denaro nostro e non della Regione, che viene buttato in impianti pericolosi per la salute ed in antitesi con una visione diversa dell’economia.

In tutto il mondo le economie circolari, che puntano sulla riprogettazione, riduzione, riuso e riciclo della materia sono quelle che reggono meglio la crisi. Con 530 milioni disponibili ed una politica lungimirante, si potrebbero creare posti di lavoro e recuperare materie prime dai rifiuti differenziati. I Comuni sono soggetti a contratti capestro con le Società di Servizio che accollano ai cittadini i costi della raccolta differenziata mentre con altre società parallele assorbono i ricavi dei materiali recuperati.

Anche in questo caso la fusione dei comuni in Valdinievole potrebbe contribuire a cambiare l’economia di scala ed il peso della nostra area urbana. Le Ato (Aree Territoriali Ottimali) sono invece ottimali alle grandi Società ed ai partiti politici collegati perché possano continuare a sfruttare i contribuenti con grandi appalti! Su questi argomenti potremo elaborare una interrogazione consiliare.

MoVimento 5 Stelle Monsummano Terme

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