DISERBANTI AL GLIFOSATE PROIBITI PER DECRETO

PISTOIA. Che i pesticidi facessero male alla salute, non era necessario che ce lo dicesse l’Europa e men che mai il Ministero della Salute o l’Istituto Superiore di Sanità.

I pistoiesi lo sanno bene, come sanno bene che fa male l’amianto e la diossina sputata fuori dall’inceneritore.

Ma sulla famiglia dei pesticidi o diserbanti, massicciamente usati dai vivaisti nell’intera provincia e tutti a base di glifosate, è finalmente arrivata una decisione dal valore di legge, ovvero il Decreto Ministeriale del 9 agosto scorso già in vigore da dieci giorni.

I comuni diserbanti chimici (Round-up è il più famoso) contengono tutti un potente principio attivo, ovvero la molecola della quale è stata disposta una severa moratoria, totale per le zone abitate.

Si badi bene che la decantata proprietà di essere “biodegradabile”, e quindi di perdere la sua capacità tossicologica, è da considerare come una bufala utile solo a imbonire gli stolti. Infatti ciò che non è facilmente biodegradabile è il pericoloso glifosate che persiste a lungo nell’ambiente e si propaga nelle falde acquifere, inquinando tutta la catena alimentare.

Grave il caso in cui, come succede ad Agliana, questo viene usato nella prossimità del bacino di acqua idropotabile della Cava Briganti, sul quale è stata fatta una segnalazione al Sindaco Mangoni all’indomani del suo insediamento.

Sulla faccenda venne anche interpellata la segretaria del Pd aglianese, peraltro anche medico, Lucilla Di Renzo, ma non ha mai risposto sull’argomento.

Adesso ci sarà da capire se la misura di indirizzo del Ministero potrà, forse, dare maggiore impulso agli esposti depositati alla Procura della Repubblica di Pistoia dai comitati ambientalisti, e che cosa risponderà il Sindaco Mangoni alla interrogazione proposta dal Consigliere Maurizio Ciottoli.

[Alessandro Romiti]