disinnesco bomba. INTERPELLANZA SULL’UTILIZZO DI FORZE E DENARO

La bomba di Pistoia
La bomba a Pistoia

PISTOIA. Scrive Massimiliano Sforzi di Gruppo Misto

“Il sottoscritto consigliere comunale,

Visto che il 14 luglio 2016 in via Provinciale Pratese, orientativamente di fronte al numero civico 83, è stato ritrovato un ordigno militare rinvenuto sotto il manto stradale durante i lavori da parte dell”azienda Publiacqua.

Appreso che il 31 luglio 2016 è stata effettuata una parziale, ma cospicua, evacuazione della popolazione residente nell’area sud est della città di Pistoia a causa del prelevamento di una bomba inesplosa risalente alla seconda guerra mondiale.

Considerato che lo spostamento di un ingente numero di persone ha comportato un notevole impiego di mezzi di soccorso ed un dispiego di forze non comuni.

Interpella l’amministrazione comunale per venire a conoscenza se il Comune ha dovuto impegnare forze e denaro per svolgere tale operazione e, se ciò risultasse vero, a quanto ammonterebbe l’importo e quali figure professionali comunali sono state coinvolte in tale azione.

 

Appreso che il 4 agosto 2016 è stata indetta una riunione con varie personalità politiche nella sala Sant’Agata del Palazzo comunale.

Considerato che tale giorno è il medesimo dell’uscita sul quotidiano La Nazione di un presunto coinvolgimento del sindaco, della giunta e di alcuni dirigenti in un provvedimento giudiziario nei loro confronti.

Visto che le sedi istituzionali vengono utilizzate per scopi, appunto, istituzionali.

Interpella l’amministrazione comunale per sapere se l’incontro avvenuto il 4 agosto nella sala suddetta ha avuto carattere istituzionale, quale fosse l’oggetto dell’incontro e, se non fosse stata occupata a carattere istituzionale, a che titolo veniva occupata”.

[massimiliano sforzi]

 

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One thought on “disinnesco bomba. INTERPELLANZA SULL’UTILIZZO DI FORZE E DENARO

  1. Era solo un test per verificare quanto il popolo sia sedato. Sulla montagna pistoiese dopo l’ultima guerra che aveva visto quei luoghi bombardati da tutti (tedeschi, alleati, repubblichini, partigiani) i ritrovamenti di bombe, spolette da mortaio, bombe a mano, nastri di proiettili da mitragliatrice, fucili Sten, Bren, panetti di tritolo….. sono stati centinaia. Puntualmente arrivava il maresciallo dei carabinieri che sbatacchiava il pacco dono nel vano posteriore della gippe e se ne andava.
    Nonostante come l’iconografia popolare dipinga i carabinieri…. non ne è saltato per aria nessuno.
    Ma la capitale italiana della cultura doveva tenere un alto profilo anche di fronte a una bombicchia di 90 chili, riapparsa dopo 70 anni, marcia, rugginosa.
    …. E fatta brillare nei pressi dell’ospedale….

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