DISLESSIA, QUESTA SCONOSCIUTA

Tamara Zappaterra
Tamara Zappaterra

PISTOIA. La professoressa Tamara Zappaterra dell’Università degli Studi di Firenze è una vera autorità nell’ambito delle problematiche legate al mondo dell’apprendimento e dell’insegnamento.

Martedì 10 marzo alle  21.20 in corso Gramsci 37 terrà una conferenza/lezione sul tema nell’ambito della serie di incontri organizzati dall’Associazione Culturidea, Fondazione Luigi Tronci, Conservatorio San Giovanni, patrocinati dal Comune di Pistoia con il sostegno della Fondazione Caripit.

La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. Purtroppo in Italia la dislessia è poco conosciuta, benché si calcoli che riguardi il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado).

La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La dislessia si presenta in quasi costante associazione ad altri disturbi; questo fatto determina la marcata eterogeneità dei profili e l’espressività con cui i Dsa si manifestano, e che comporta significative ricadute sulle indagini diagnostiche.

La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali. Tuttavia questi bambini sono intelligenti e, di solito, vivaci e creativi.

Si manifesta con una lettura scorretta (numero di errori commessi durante la lettura) e/o lenta (tempo impiegato per la lettura) e può manifestarsi anche con una difficoltà di comprensione del testo scritto indipendente sia dai disturbi di comprensione in ascolto che dai disturbi di decodifica (correttezza e rapidità) del testo scritto.

Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l’inversione di lettere e di numeri (es. 21 – 12) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d). A volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni; lettura dell’orologio) e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa.

Quello di martedì 10 marzo con la prof. Zappaterra è quindi un incontro destinato a tutti i genitori, insegnanti e curiosi di sapere di più su questo problema dell’apprendimento e su ciò che si deve fare per affrontarlo.

[culturidea]

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