PISTOIA. L’associazione AcquaBeneComune Pistoia e Valdinievole denuncia l’ennesimo distacco illegale dell’acqua nel mese di Agosto. Questa volta è toccato alla parrocchia di Vicofaro a Pistoia.
Questo distacco è avvenuto senza l’indispensabile preavviso e in presenza della domiciliazione bancaria delle bollette, per cui Don Massimo Biancalani (parroco di S. Maria Maggiore di Vicofaro) è rimasto esterrefatto, perché non si era accorto che due bollette gli furono inviate unitamente al bollettino postale, cosa che invece succede a chi non ha il Rid (rapporto interbancario diretto).
Le due bollette sono da noi ritenute del tutto illegali perché richiedono il pagamento del servizio di depurazione che è inesistente in quella zona e perché non è la prima volta che interferiscono con il pagamento scelto dall’utente riattivando o disattivando il Rid bancario a loro piacimento e senza avvertire.
Nella bolletta di dicembre 2015 Publiacqua chiedeva il pagamento della depurazione di tutto l’anno in corso , mentre in quella del marzo 2016 il pagamento della depurazione, assolutamente non fornita, dal 2009 al 2014, in base ad una legge fatta dai nostri governanti e chiamata ex legge 13/2009.
Ci chiediamo se a Don Massimo abbiano restituito la quota depurazione dovuta in base alla sentenza della Corte Costituzionale 335/2008.
L’associazione AcquaBeneComune si ritiene parte lesa su questi abusi di potere che il gestore esercita su tutti gli utenti, ma in particolare su questa utenza che si adopera ogni giorno per far mangiare e assistere i più poveri .
L’assenza e il totale silenzio dei nostri amministratori che incassano sproporzionati dividendi ci fa davvero rabbrividire, ci sentiamo venduti a multinazionali e faccendieri per una seggiola che serve solo al loro tornaconto privato, visto che una partecipata, a maggioranza pubblica, zittisce questi politicanti sempre più ricattabili.
Era stata promessa la ripubblicizzazione dell’acqua dal nostro sindaco in campagna elettorale, a quattro anni dalla sua elezione questi sono i risultati? Ricordiamo che il sindaco è l’autorità competente che ha facoltà di impedire il distacco dell’acqua.
Un sindaco che in campagna elettorale si è dichiarato a favore dell’acqua pubblica e si dimostra totalmente assente nella dibattito per il diritto all’acqua mostra contraddizioni che screditano il suo ruolo.
Si adoperi almeno per far rispettare le leggi che il comune ha prodotto quella contro i distacchi è stata votata all’unanimità.
Se non è capace neppure a fare questo può anche smettere di fare il sindaco, altro che ripresentarsi candidato.
Associazione AcquaBeneComune
Pistoia e Valdinievole