Se saremo dei venduti a una ideologia che mira a farci interpretare l’accoglienza di questo genere come Vangelo, ci scandalizzeremo e grideremo contro il vicofarino impazzito, bruto, imbecille e stupido. Quantomeno matto
SE TU PRATICHI IL VANGELO
NON TI TORCON MANCO UN PELO,
MA SE LIBERO TU STAMPI
STA’ SICUR CHE NON LA SCAMPI!
Date retta, gente di Vicofaro! Mettetevi a fare i clandestini anche voi e rifugiatevi dentro l’ostello-Casa Addams di don Fester-Biancalani. Non avrete mai più problemi di sorta. Parola di Buzzegoli.
Se vi mostrate così bendisposti verso la completa rinuncia ai vostri diritti (anche reali), e così pronti ad abbracciare il Vangelo – quello che gli avvocati del don – non avrete mai più problemi in vita vostra.
Perfino la procura di Coletta si mostrerà comprensiva e gentile nei vostri confronti; e potrete unirvi a don Massimo per protestare dicendo che siete stati abbandonati da tutti, chiesa compresa, ma con la piena libertà di fare quel che cazzo vuoi, come da Conto Arancio.
Gli italiani devono morire in nome del Vangelo e della legge del Signore. Ed è una strage che gli stessi custodi della legge (senso ironico e satirico, sostituto Grieco!), attuano pervicacemente ogni giorno a Pistoja. La legge, accà, dove nisciùn’è féss, funziona in questo modo e fiancheggia chi se ne catafotte, non chi è in regola. Parola del Signore.
Oggi addirittura un tribunale ha stabilito che, se non accogli i migranti, poiché sei evangelicamente stronzo in quanto nato bianco, italiano e felice, li devi risarcire.
Attenti, dunque, vicofarini a sfidare la sorte! Stavolta il genio acquiescente del Buzzegoli ha fatto una carezza al don con soli 100 € per una caotica discarica abusiva. Ma domani, chissà, lui stesso – o qualche suo degno collega – potrebbero condannarvi per stalking razziale, istigazione all’odio di colore, violenza privata, tentativo di estorsione e magari (perché no?) anche emorroidi, come è accaduto a noi di Linea Libera da quando Ser Curreli ha deciso di perseguitarci (e non da solo) onde proteggere certi suoi, in ipotesi, «prossimi sociali», a uso Romolo ragionier non-dottor Perrozzi; o il dottor Andrea Alessandro Nesti, mai-comandante e usurpatore di posti al Comune di Agliana; o una marea di citrulli-fasulli varj (non importa chi e come) basta che fossero utili a passare la cronaca a fil di spada per tacitare, con la violenza fascio-nazista rossa, l’unica vera testata giornalistica libera della Toscana, quella che state ora leggendo – e per la quale nessuno dei perseguitati ha mosso un dito perché malati della «sindrome di don Abbondio».
Per ora ci ha pensato il Buzzegoli con 100 € ridicoli a far calmare la tempesta sul Mar di Galilea come Gesù che calma le onde.
L’ha chiusa lì perché in questo momento lo scout-piantAlberti sembra che sia impegnatissimo a indagare (ma il significato del termine, lo conosce?) le aziende vivaistiche pistoiesi onde evitare il famoso fenomeno del caporalato.
Ma quando il persecutore di padre Fedele Bisceglia si sarà stufato dei caporali e tornerà a “okkuparsi” (?) degli uomini semplici, che accadrà? Che, insieme a Coletta (l’uomo che lavorava per la «gente comune», ma solo se si chiama Turco), chiappino tutti i cattivi italiani nazzo-cazzo-fascioni di Vicofaro, che vivono nel merdajo conclamato ma definito solo una questione di vicinato, e li costringano a pagare i danni a tutti i neri che gli hanno pisciato sull’uscio perché non li hanno fatti accomodare in bagno?
E forse una questione di vicinato la è. Un vicinato a che, un bel mattino, qualche vicofarino, stanco di essere oggetto di latrinaggio sull’uscio di casa; stanco di essere (a causa d’un bel rotondo culo italico) oggetto di desidero e di allungamento di mano; stanco di vedere che il motore immobile della legalità – il Terzo Piano inutile di Piazza Duomo – fa solo una cosa, in buona sostanza i cavoli suoi; esasperato da tutto questo, prenderà una mazza, un machete, un fucile, un piccone e inizierà a svolgere la funzione cara a Cossiga. Botte da orbi a destra e a manca. Che dire dinanzi a questo rischio generato dall’esasperazione?
Se saremo dei venduti a una ideologia che mira a farci interpretare l’accoglienza di questo genere come Vangelo, ci scandalizzeremo e grideremo contro il vicofarino impazzito, bruto, imbecille e stupido. Quantomeno matto.
Se siamo persone normalissime (“cosa eccezionale” come la definisce Lucio Dalla in Disperato erotico stomp), penseremo – non di più: perché parlare è pericoloso… – che chi si è ribellato al conformismo puzzolente del potere, quasi quasi ha fatto bene. Non più di lì, se chi pensa non si chiama Turco… Mi raccomando!
Vi rappresento, in termini comparativi, altre due situazioni che illustrano alla perfezione la mala realtà in cui siamo costretti a vivere dalla cosiddetta legge pistojese:
- una contravvenzione da 90,70 € risalente al 1992, per essere, un automobilista, entrato in piazza Mazzini a Pistoia alle ore 18:59 quando ancora, sul cartello del passo (lo ricordate o no?) non era stato posto l’orologio digitale facente fede;
- una contravvenzione recente (del 2023) in cui due arzilli vigili di Agliana hanno colpito un automobilista il quale – orrore e raccapriccio! – aveva superato di 1 km 1 il limite di velocità di 60 all’ora in zona Coop.
Dinanzi a delle stronzate di tal portata, ditemi sinceramente (e ce lo dica anche la nervosa signora Patrizia Martucci): dobbiamo avere rispetto pieno, assoluto e indiscusso delle «autorità costituite» o, di esse, il cittadino normale di Lucio Dalla deve avere un eroico terrore perché, di fatto, le istituzioni sono il cancro di quest’Italia in mano a gente come la Salis, la Rackete, Biancaneve e i sette nani del tribunale di Pistoia?
Se fossi Massimo Biancalani, scusate, ma vorrei inquinare abbéstia.
Tanto sarei (come sono) certo che fra Pm, sostituti e giudici alla Buzzegoli, come Massimo potrebbe toccarmi al massimo un’ammenda da 100 €.
Che non pagherò mai. Parola del Malucchi e della Baldi, sfornati freschi e ancor fragranti e caldi!
Edoardo Bianchini
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