dittatura dei pm. «IO GLI STUDI LEGGIADRI TALOR LASCIANDO E LE SUDATE CARTE…» COME DA LEOPARDI “A SILVIA”…

Indagini scomparse dai radar del Terzo Piano da ben due anni e tre mesi. E magistrati che forse hanno persino scordato dove hanno nascosto certi fascicoli di reati gravissimi e pericolosi per l’ordine pubblico e la salute vaccinale dei sudditi


Al ritmo di certi sostituti pistojesi quanti secoli sarebbero stati necessari per costruire le piramidi d’Egitto? Eppure certi dipendenti pubblici riscuotono indefettibilmente anche se lasciano dormire le pratiche per anni. Sono credibili? Sono affidabili? Dobbiamo per forza avere fiducia in loro? O sarebbe il momento di spolverare il salotto buono?

PRODUTTIVI A TUTTE L’ORE

SANNO DAR SANGUE E SUDORE.

SE PERÒ TU TARDI A FARE

LOR SON LÈSTI AD ARRESTARE…


La sintesi espressiva spartana nell’interpretazione di un moderno filosofo cinico

 

A un* de* sostitut* della procura di Pistoja il 14 settembre del 2021 non bastava il tempo per indagare su un tremendo reato di quelli che fanno parte delle paccottiglie tanto care alla pubblica accusa locale e ai Gip, Gup e Pop. E chiedeva, perciò, 6 mesi di proroga per chiarire il tutto con approfonditissime indagini.

Un* Gip* concesse tale ulteriore perdita di tempo: con scadenza 2 marzo 2022.

Detto in soldoni: dopo tale data le indagini sarebbero dovute saltar fuori ad ogni costo bell’e fatte, finite e definite; concluse e suscettibili di mandare al rogo chi al rogo era comunque aprioristicamente destinato ad andarci.

Fino al 3 giugno scorso – e cioè a distanza di ben anni 2, mesi 3 e giorni 1 (oppure, a scelta, giorni 824, ovvero settimane 118) di queste non sudate, ma sudatissime carte, se ne era persa la traccia.

A una richiesta formale dell’avvocat* dell’interessat*, il/l* sostitut* ha risposto con la solennità della boria ecclesiastica allorquando, in nome di Dio, rilascia gli imprimatur: «V° si comunichi», ha scritto il* sostitut*, bell’imperioso congiuntivo di potere.

sta per visto, la formula che usavano i maestri del post-fascio quando io andavo alle elementari con don Paolo Tofani, più di 70 anni fa. Visto voleva dire, anche, «’sta roba i fa schifo e non te la classifico».

Sempre l* stess* dittator* pm ha aggiunto, dopo il «si comunichi», le seguenti parole: «che sono ultimate le indagini». Una formula, per chi l’italiano lo conosce abbastanza e non ha bisogno né della Crusca, né della Semola, né degli esperti linguisti del Terzo Piano di Pistoja; una formula, dicevo, ambiguissima.

La pregnanza espressiva sembra avere ampio ventaglio di significati per chi, molto spesso, non distingue il sopra dal sotto.

Sono ultimate le indagini è espressione ellittica (lo sanno in procura cos’è una ellissi? Spero… ma dubito) per «sono state ultimate le indagini» o è semplicemente un’asseverazione dell’hic et nunc, come dire «le indagini sono state ultimate ora, or ora, tre minuti e mezzo fa»?

Ministro, quando vai a Genova, passa da Pistoja. C’è tanto da fare anche qua ed è molto meno complicato che da Toti. Ma altrettanto indispensabile…

Nella lingua di certi sostituti se non ci capisce Nordio, che è in grado di leggersi la Fenomenologia dello spirito di Hegel, intendere il vero senso resta un’impresa anche per noi, che pure di analisi e interpretazione del testo, senza troppa falda modestia, siamo pur sempre abbastanza esperti a dispetto di Biancaneve e i sette nani pistojesi…

Non manca al* sostitut* interessat* un tratto caratteristico e assai rilevante sotto il profilo retorico-grammaticale: la capacità di sintesi spartana.

Mi spiego meglio. Se la retorica, o scienza del parlare, potesse essere raffigurata con un baccalà (senza offesa per il permaloso sindaco di Montale), la risposta, così come fornita dopo il di visto, dovrebbe essere disegnata non come un bel San Giovanni giallo paglierino, ma come la sua bianchissima tega scarnita; quello strumento stesso da cui (e anche questo sono quasi certo che nessuno al Terzo Piano lo sa) Dedalo inventò uno strumento utilissimo per molti lavori manuali: la sega.

Detto, comunque, tutto questo, non possiamo pretendere che dei difensori della legge tanto impegnati come i/l* sostitut* pistojesi, non abbiamo diritto a lunghissimi turni di riposo alle thermae dei tepidi lavacri d’Aquisgrano come Carlo Magno, dopo aver consumato, fin quasi a disidratarsi, tutto il sudore che avevano nei loro disseccati tessuti.

Gli è dovuto perché loro sono dei Marchesi del Grillo, mentre il popolo non è un cazzo!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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