dittatura dei pm. PISTOIA ECOLOGISTA PROGRESSISTA SI INTERESSA DI JULIAN ASSANGE E DELLA LIBERTÀ DI STAMPA MA NON SI ACCORGE CHE NEL PALAZZO DI FRONTE AL COMUNE LA PROCURA DI COLETTA CANCELLA IL DIRITTO DI PAROLA A «LINEA LIBERA»

Il 28 gennaio scorso il gruppo presentò al sindaco e al presidente del consiglio comunale il documento che segue con una lunga riflessione che vuole salvare il mondo, ma che non si accorge che l’Italia e i magistrati del Terzo Piano del tribunale sono tutto fuorché un esempio di democrazia, di difesa dei diritti umani, del rispetto del dettato costituzionale e dell’affermazione dell’articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE



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MOZIONE

Oggetto: Cittadinanza onoraria Julian Assange

 

Alessandro Buzzegoli ha ragionato con la testa dei padroni della procura e della Cassazione e ha sequestrato l’unico giornale libero dell’area metropolitana. Applausi!

Premesso che:

Julian Assange è un cittadino australiano, editore giornalista e sviluppatore informatico, cofondatore della piattaforma WikiLeaks nata con la finalità di condividere e rendere pubblici documenti contenenti testimonianze di reati contro la persona, azioni di regimi oppressivi, comportamenti non etici, corruzione, esecuzioni extra giudiziarie, scandali, misure repressive, violazioni di diritti umani, etc. coperti da segreto, in totale sicurezza per le fonti e con l’unico obiettivo di rendere più trasparente l’operato de Governi in nome della giustizia e della democrazia;

nel 2010 WikiLeaks pubblica un database contenente centinaia di migliaia di file che documentavano abominevoli crimini di guerra, attacchi intenzionali a danno dei civili, trattamenti disumani, uccisione degli oppositori, crimini contro l’umanità, stragi di civili innocenti tra cui bambine e bambini, fino a quel momento volutamente nascosti all’opinione pubblica al fine di celare il vero volto di quelle che venivano definite “missioni umanitarie” mettendo a disposizione del mondo intero una narrazione fattuale e veritiera sullo sviluppo e la gestione dei conflitti in Medio Oriente;

Considerato che:

dal momento della pubblicazione dei file, si abbatte su Julian Assange una campagna diffamatoria globale senza precedenti che culmina con la richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti d’America con le accuse di cospirazione, spionaggio e abusi informatici, dove rischia una pena fino a 175 anni di carcere e dunque la morte certa, dopo essersi rifugiato nell’ambasciata ecuadoregna per oltre sette anni, senza mai vedere la luce de sole, senza mai aver avuto alcun permesso medico e dove la sua salute fisica si è drammaticamente deteriorata, l’11 aprile del 2019 in seguito al cambio di governo in Ecuador, la polizia britannica irrompe nell’ambasciata e preleva forzosamente Assange, portandolo nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh dove giace da quasi cinque anni in gravissime condizioni fisiche e mentali, sottoposto a torture psicologiche (come già appurato anche dall’alto Commissario Onu per la torture) e ora in attesa del responso dell’Alta Corte britannica circa il suo ricorso contro l’estradizione verso gli Stati Uniti ad oggi previsto per il 20-21 febbraio 2024;

La funzione della stampa ordinistica in Italia secondo Diego Fusaro

la Costituzione della Repubblica Italiana, all’art. 21 sancisce che: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”; il 3 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Libertà di stampa; la Repubblica Italiana, facente parte dell’Unione Europea, inoltre si impegna a rispettare il principio della libertà di stampa come sancito nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione, che riconosce “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera” (Art. 11);

la Federazione azionale della stampa nel mese di ottobre del 2023, ha aderito all’appello del premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel, partecipando alla campagna di sensibilizzazione promossa da personaggi del mondo della cultura, del giornalismo e della società civile denominata “La mia voce per Assange”;

diverse testate, da The Guardian al New York Times, a Der Spiegel, a El Pais a Le Monde, con cui all’epoca WikiLeaks collaborò per analizzare ed in seguito pubblicare i file ricevuti, hanno recentemente chiesto di rivedere le scelte giudiziarie finora assunte;

Questi è meglio perderli che trovarli. Sono conformisticamente pericolosi perché legati a catena al potere, da cui succhiano in abbondanza prevdienze e regalìe

l’Ordine dei giornalisti italiani in nome del principio della libertà di informazione, ha conferito la tessera onoraria a Julian Assange con la seguente motivazione: “Non è possibile ed è intollerabile trattare come un criminale, un giornalista che ha contribuito alla diffusione della verità, mettendo a disposizione dell’opinione pubblica informazioni senza scopo di lucro [ … ]”. Numerose sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’uomo hanno ribadito che la libertà non può subire restringimenti quando si esercita, per rendere noti alla comunità internazionale, non solo fatti di interesse pubblico ma crimini contro l’umanità”;

Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty lntemational, ha dichiarato “Questa decisione – autorizzare l’estradizione di Julian Assange negli Usa per affrontare accuse relative alla legge sullo spionaggio – pone Assange in grande pericolo e invia un messaggio agghiacciante ai giornalisti in ogni parte del mondo. Se l’estradizione andrà avanti Assange correrà il grande rischio di essere posto in isolamento prolungato in violazione del divieto di maltrattamenti e torture. Le assicurazioni diplomatiche fomite dagli Usa, secondo le quali Assange non sarà tenuto in isolamento non possono essere prese sul serio dati i precedenti”;

sia l’Onu, sia il Consiglio d’Europa si sono espressi senza tentennamenti per il rilascio di Julian Assange e per la repentina negazione dell’estradizione verso gli Usa;

il conferimento della Cittadinanza Onoraria può essere proposto, come indicato dall’articolo 3 del relativo Regolamento “dal Sindaco o da almeno un quinto dei Consiglieri comunali, anche su indicazione di enti, associazioni, istituzioni o singoli cittadini”;

numerose associazioni nonché Premi Nobel per la Pace come Adolfo Pérez Esquivel artisti, giornalisti, giudici, esponenti del mondo della cultura, della Chiesa, della ricerca, del Terzo Settore … hanno promosso un appello per il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange, raccolto in questi mesi da numerosi comuni tra cui si possono annoverare, a titolo non esaustivo, Reggio Emilia, Modena, Napoli, Roma, Pescara, Catania, Campobasso, Forte dei Marmi, Chiusi, Lucera, Marcellinara, Castelnuovo Cilento…;

tutto ciò premesso e considerato:

il Consiglio Comunale impegna il indaco e la giunta

  • a valutare di attivare la procedura necessaria per riconoscere la cittadinanza onoraria a Julian Assange – in quanto Pistoia, coerentemente con i principi del proprio Statuto, deve rappresentare un baluardo nella tutela dei diritti umani e, con il conferimento della cittadinanza onoraria, intende testimoniare un esempio di solidarietà e supporto a tutte e tutti coloro che vengono ingiustamente detenuti e condannati in violazione dei diritti fondamentali – simbolo della libertà di stampa ingiustamente detenuto e condannato in violazione dei diritti umani, e in difesa del possibile rischio di estradizione del giornalista negli Stati Uniti;
  • a porre in atto una campagna di sensibilizzazione condivisa con le associazioni impegnate per il rispetto dei diritti umani e della libertà di stampa in merito alle condizioni di detenzione di Julian Assange, in quanto lesive della dignità umana e inaccettabili nei Paesi

Gruppo consiliare Pistoia Ecologista Progressista
[redazione@linealibera.info]


Negano l’articolo 21, ma favoriscono l’ingresso dei clandestini come fa Claudio Curreli, il sostituto con alte protezioni romane e genovesi

Al potere torna comodo far credere alla gente che può parlare di tutto in piena libertà. Il gioco si basa sull’assunto depistante secondo cui il tutto è quello che succede in casa d’altri.

Poi, se qualcuno vede ciò che non deve, e non tace, ci pensa il potere a prendere di mira chi non rispetta le «autorità costituite».

Così inizia a silenziare chi, nel bel coretto delle voci bianche, fa sentire fastidiosissimamente le sue stecche. Lo steccante è un eversivo, un pericoloso, un criminale perché mina il sistema ed è, comunque, un Assange.

Perciò va eliminato…


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