A Santa Maria Maggiore i problemi sono solo di vicinato. Sono cattivi i bianchi che ce l’hanno coi neri; sono pessimi i razzisti che ce l’hanno con chi sta qua e non dovrebbe starci. Sono pessimi i pistoiesi di lì perché, pagano tasse e tutto, ma chiedono diritti cui non hanno diritto: sicurezza sanitaria, ordine sociale, rispetto…
CE LO VEDETE IL BUON DON BIANCALANI
A PAGAR VENTIMILA A PIENE MANI?
FORSE LO FA (LO DICO SENZA VELI)
SE GLIELI DONA IL PIANTATOR CURRELI
Il Tar parla e decide, ma la gente continua a fare quello che vuole. È questo il vero dramma e non di Vicofaro, ma di tutta la città. Il termine gente indica le «autorità costituite» e i «poteri costituiti».
Oggi – sicuri di vendere trenta copie in più di ieri – La Nazione e Il Tirreno sparano la notizia che vedete, ma il problema resta altrove: e lo sappiamo tutti. E lo tollerano tutti senza battere ciglio.
Non voglio tirare zappate sui piedi al povero Alessandro Tomasi, che, per muoversi un po’, ci ha messo degli anni. Voglio invece ricordare a tutti che, per i tiranni del Terzo Piano (cioè Biancaneve e, ora, i 5 nani), il problema Vicofaro non esiste. E non esistendo, non li tange.
«Non avete ancora capito – direbbe un Coletta ultima maniera al popolo degli italiani senza diritti – che io don Biancalani non lo intercetto».
E potrebbe anche aggiungere: «Tantopiù che uno dei miei alabardieri, lo scout, il redentore delle prostitute, il piantatore di “alberTi” delle legalità, ha deciso che le cose vanno bene così perché… Deus vult, Dio vuole la Terra Aperta»…».
Il vero, unico problema che esiste a Pistoia, è Linea Libera. Un’arma letale che la procura ha già tentato di sopprimere per soffocamento per ben due volte e che, disobbediente ai cattivi voleri di certi magistrati, ma fedele alla libertà di pensiero, di parola, di opinione, di informazione, di critica, di cronaca, di satira e di stampa, come Costituzione vuole, è la prima a rispettare tutte le regole del gioco democratico: ma non le autorità che di quelle regole si fanno gioco ogni giorno e a proprio insindacabile arbitrio.
A Vicofaro i problemi sono solo di semplice vicinato. Sono cattivi i bianchi che ce l’hanno coi neri; sono pessimi i razzisti che ce l’hanno con chi sta qua e non dovrebbe starci. Sono pessimi i pistoiesi di Vicofaro perché, pagano tasse e tutto e chiedono diritti cui non hanno diritto: sicurezza sanitaria, ordine sociale. E questi bianchi cattivi devono solo tacere perché… Deus vult.
È cattivo il sindaco perché è fascista e di destra, povero Tomasi.
Sono buoni invece loro: le autorità del Terzo Piano, che non vogliono sentirsi criticare negli errori (molti dei quali colpevoli) che commettono ogni giorno con la complicità del Csm, dell’Anm e della procura di Genova, che li salva sempre e comunque.
Per questo Pm e sostituti si comportano come vogliono e scendono in aula in tre per strozzare Linea Libera. Ed evidentemente fanno bene, perché la verità è l’arma più pericolosa e eversiva che si possa immaginare.
Di questo si rendono conto. Perciò sono arroganti, pericolosi e sfrontati. Anche se, col loro comportamento, fanno vedere alla luce del sole che sono, soprattutto, corti di comprendonio.
Edoardo Bianchini
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