LUCCA-ELBA. La vita del generale Napoleone Bonaparte nei 299 giorni di esilio all’Isola d’Elba, è quello che racconta la docufiction di 52 minuti “Napoleone, storia di un Prometeo moderno” di Maurizio Bernardi, opera realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in occasione del bicentenario dell’arrivo dell’imperatore francese sull’isola toscana.
La pellicola mostra la parte ad oggi meno nota delle vicende napoleoniche, mettendo in scena i pensieri, gli umori di un Napoelone che si sente confinato in un luogo per lui troppo piccolo, rappresentando un ingombrante sconfitto.
Una tesi però ribaltata recentemente dall’architetto Velia Gini Bartoli e dalla storica Roberta Martinelli in un loro libro nel quale sottolineano invece come Napoleone vive quei giorni sempre sentendosi un imperatore, riproducendo nell’isola i fasti tipici parigini ad iniziare dalle proprie residenze.
Il generale invece in una versione cupa, malinconica nei giorni elbani secondo l’interpretazione di Bernardi, quasi un Prometeo che ha perso la battaglia ma nella sconfitta c’è anche la vittoria del genere umano che continua a osare, opera composta da parti recitate ed interviste a storici e critici, analizzando vari aspetti della vita del condottiero corso ma anche le vicende della sua famiglia, in particolare della sorella Elisa Baciocchi che condivide l’esilio del fratello, costretta così a lasciare il regno sul Principato di Lucca e Piombino: le meditazioni sulla fuga, la nostalgia per la Corsica, la depressione di Napoleone per la sconfitta ma anche i suoi legami con le ultime amanti ed i rapporti problematici con i potenti dell’isola, dal 4 maggio 1814 al 28 febbraio 1815, tratteggiando la figura di un uomo adesso vulnerabile ai sentimenti, spinto ad amare riflessioni.
Nel cast principale il lucchese Alessandro Bertolucci nei panni di Napoleone, Giulia Lippi, anche lei lucchese, è la sua amante Maria Waleska che proprio sull’isola incontra per l’ultima volta l’imperatore, la voce narrante è del doppiatore Diego Reggente.