DON SIRO, IL VESCOVO E IL SILENZIO

Il Vescovo Mansueto Bianchi
Il Vescovo Mansueto Bianchi

PISTOIA. Dunque, il Vescovo Mansueto ha incontrato la stampa nella mensa don Siro Butelli, che l’Eccellenza chiama Caritas Diocesana.

Poiché la mano destra non deve sapere quello che fa la sinistra, l’Eccellenza si è ben guardato dal fare un piccolo, miserevole e caritatevole accenno a don Siro Butelli. Perchè Lui, Don Siro “ha dato”, e l’Eccellenza Mansueto, no.

E, sinceramente, pensiamo che a don Siro di questa dimenticanza non sarebbe proprio dispiaciuto. Infatti in quei locali, che la nostra generazione ricorda come “il Tempio di Don Siro”, l’Eccellenza Mansueto, non ha profferito parola di ringraziamento all’opera e alle azioni di questo Uomo umile e attivo.

Ci dobbiamo compiacere per la sua dimenticanza, che valorizza ancora ulteriormente l’opera di questo Sacerdote. Tanto più quando – ce lo riferisce un filmato locale – il Vescovo afferma: «Il Vangelo e i popoli si incontrano e succede una cosa strana. [….] non “la Chiesa evangelizza i poveri ma i poveri evangelizzano la Chiesa”». Scipione De’ Ricci, giansenista, Vescovo anche lui, già abbondantemente aveva dato (o tolto) a Santa Romana Chiesa: e niente altro può essere aggiunto.

Perchè se la Chiesa Cattolica Apostolica Romana non è più l’emanazione di un qualcosa di sovrannaturale, di moralmente ed eticamente superiore, e non è più Una per diritto divino che anche impone, obbliga, invita, perdona, propone e sollecita, in quell’ampio spettro della vita umana dove il concetto di “libero arbitrio” viene sovente dimenticato e che è l’essenza del vivere del cattolico/cristiano in attesa del “dopo”, ciò è dovuto anche a chi, come i Vescovi e le gerarchie, attende gli altri e non li cerca.

Forse hanno – come dice Francesco – in molti (sacerdoti, ma anche porporati) sbagliato mestiere.

Capiamoci: mestiere, non missione…

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