AGLIANA. Non ci stanno i comunisti: hanno perso, ma non lo accettano. D’altra parte 74 anni di pappa scodellata si dimenticano male. Quando i gatti perdono il padrone, tornare a mangiare lucertole e topi è tristissimo.
Non riescono a elaborare il lutto della perdita del Comune e, lo confessiamo, anche noi alcune volte,cadiamo nell’inganno dei ruoli, confondendo Massimo Vannuccini, che oggi è a capogruppo di minoranza, come se fosse quello di maggioranza. Ma ci abitueremo presto però, viste le polarizzazioni in corso.
Il trauma del 10 giugno è stato forte e fiaccante: le forze della sinistra sono già pronte al contrattacco. Il nobile Guercini – una volta antagonista, oggi affiliato, ben piddìzzato, omologato e coperto – non ha perso tempo a tentare di gettare nell’affanno la nuova amministrazione con iniziative che salvano l’umanità: prima sull’adesione al Toscana Pride di Pisa e, alla prossima, sul contrasto all’omotransfobia.
La Cirinnà, in nome del pluralismo e del rispetto di tutti i diritti di tutti, vuole “rieducare” i figli nati da un uomo e una donna per vaccinarli a suo modo, in maniera da farli passare alla schiera degli uterizzati in affitto “pro gay” e Lgbt; il Guercini, come un bimbo introverso, bizzoso e intellettuale, continua a battere i piedini come all’asilo e, invece di passare in procura per relazionare, come sarebbe suo dovere, su tutti i porcai della vecchia amministrazione (peraltro da lui spregiata e reietta fino all’ultimo appello: votate Pd, sennò i fascisti ci ammazzano tutti!), vuole che il Comune si impegni a insegnare nelle scuole che oggi i nuovi abitanti della terra non necessariamente devono avere un padre e una madre, ma gli basta anche un cavolo con due donne o due uomini (lo ha imparato da Vendola…), sotto cui spuntare magicamente – dato che ormai tutti sanno che la cicogna passa da chi ha un portafoglio a organino.
E sempre lui (che è tutto un nodo gordiano: una volta dice e una volta disdice di continuo) crede che il Sindaco Benesperi si “annodi su se stesso”, entrando in collisione con la maggioranza; dunque la sessione consiliare di domani, martedì 30 luglio, finirà con l’elettrizzarsi, perché, senza le posizioni guerciniane, il Vaticano chiuderà i battenti e Bergoglio non potrà più baciare i piedi ai neri; il governo giallverde finirà per buttare nelle gallerie i No-Tav e dargli fuoco come ad Aushwitz; Putin si farà prete ortodosso vecchiocalendarista di Filì; Trump abdicherà in favore dei democratici; e a Zingaretti ricresceranno i capelli come a Silvio, ma radiattivi come quelli dei civili di Chernobyl.
La stessa ex-assessora e ora consigliera di minoranza Luisa Tonioni, non manca di fare largo sfoggio del suo viso sorridente (nonostante il Pane & Rose di cui tace ermeticamente), chiede alla conferenza dei capigruppo che le porte comunicative del Palazzo siano serrate e che le notizie non fuoriescano dalle stanze del potere: un delirio di chi non ha ancora capito quale è il ruolo che dovrà giocare. La Tonioni, segue Andreotti: il potere, sembra logorare – e di molto – chi non ce l’ha più.
Ma anche da altro si capisce che le forze della sinistra sono colme di rabbia. La sinistra demokrats e il suo concubino Guercini, l’hanno perso (il Palazzo), ma lo vogliono riprendere: costi quel che costi. L’appuntamento è al 2024 e ogni giorno è e sarà guerra.
Ci dicono che alcuni ex assessori comunisti, anzi veterocomunisti, siano stati in Comune per alcune scomposte rivendicazioni che hanno il sapore della vendetta: chi a riprendere un quadro (donato all’amministrazione commissariata da [nau]Fragai, chi a protestare per una bandiera trafugata (da un altro assessore compagno di squadra) e altre facezie; piccole storie di sapore vagamente ritorsivo che attestano lo sbando e la confusione esistenziale della parte soccombente.
Intanto, la neo Presidente del Consiglio Milva Pacini sembra che abbia iniziato a dare segnali di discontinuità con inattese azioni di “regolamentazione” che non piacciono ai battuti: richieste di chiarimenti a certi dirigenti “distratti”, la sostituzione delle serrature delle porte di accesso e la riprogrammazione dell’impianto di allarme del Palazzo fino a oggi considerata in una sorta di multiproprietà.
Anche il responsabile del front desk Mario Tavanti è più disponibile con i cittadini, che sono subito indirizzati alle scrivanie degli uffici. L’Urp ha eliminato i risponditori automatici allo 05746781, una volta predisposto ad anonime caselle elettroniche di risposta automatica, che sono memoria delle amministrazioni rosse.
L’Ufficio protocollo dovrà presto aggiornare la quotidiana rassegna stampa alle direttive definite dal Sindaco in rispetto alla legge: “piccole cose” che stanno facendo “grandi cambiamenti” nel Comune di Agliana,che sembra risvegliarsi libero da settant’anni di accentramento di un komintern tipico del più pervasivo e scomparso Pcus.
Anche il sovietkommissar Antonio Gigliotti è stato diffidato dall’Assessore al personale dal continuare a girare per gli uffici comunali, con un non giustificabile interesse per un pensionato ex vigile urbano.
La sessione di martedì 30 luglio si annuncia scoppiettante e ricca di soprese, grazie alla mozione proposta da Vannuccini in tandem con il concubino Guercini. I posti per i cittadini in sala saranno sufficienti? Questo ancora per poco: presto i cittadini – ci dicono – potranno seguire il Consiglio in streaming, come succede nelle moderne amministrazioni democratiche: tutti, devono sapere “tutto” e la tonioni dovrà farsene una ragione.
Di seguito il testo completo della mozione che non è ancora stato (stranamente) pubblicato sulle pagine dei proponenti: un testo di grande rilevnza politica che però sembra essere soggetto a embargo prima della discussione e anche emendato dal gruppo pentastellato di Bartoli.
Oggetto: prevenzione e lotta all’omotransfobia
IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE
– solo in Italia e nel solo 2019 si contano almeno 50 episodi omofobici, tra attacchi personali (che vanno dall’insulto all’aggressione fisica), vandalismo contro le sedi di associazioni Lgbt, minacce e anche censure a livello massmediatico;
– il Rapporto Arcigay segnala dal 17 maggio 2018 per i successivi dodici mesi, monitorando le fonti della carta stampa, 187 casi registrati di omotransfobia, molti di più dei 119 registrati nell’anno procedente;
– preoccupano i numerosi episodi di violenze omotransfobiche agite da branchi o baby-gang; a questo fenomeno si connette quello dei crimini e delle parole d’odio che avvengono in contesti scolastici, ai danni tanto di studenti e studentesse quanto di insegnanti e presidi.
PRESO ATTO CHE
– l’omofobia rappresenta una piaga sociale ancora diffusa nonostante gli interventi legislativi per la garanzia di pari diritti e dignità per tutte e tutti;
– l’Italia è immobile sui diritti delle persone Lgbt e sulla lotta contro le discriminazioni, secondo il quadro che emerge dall’edizione 2018 di Rainbow Europe, l’indice elaborato da Ilga, una delle più importanti Ong per i diritti umani Lgbt, che classifica gli Stati in base al loro sistema legislativo e alle politiche adottate per garantire uguaglianza e parità di diritti. Il progresso verso l’uguaglianza e la parità di diritti per le persone Lgbt, misurato da Rainbow Europe in termini percentuali, è rimasto in Italia a poco meno del 27%, che vale al nostro Paese il 32esimo posto su 49 Paesi europei. È la stessa situazione di due anni fa, dopo l’approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili del 20 maggio 2016.
CONSIDERATO CHE
– il Sindaco di Agliana ha ritenuto di non concedere il patrocinio alla manifestazione Toscana Pride, ritenendo, in accordo con la Giunta comunale, la manifestazione “non idonea” alla promozione di una cultura delle differenze;
– il Sindaco ha comunicato in forma scritta la propria volontà di impegnarsi sul tema dichiarandosi comunque per il sostegno e la diffusione sul nostro territorio di iniziative volte “a promuovere una cultura che faccia delle diversità una ricchezza e che condanni ogni atteggiamento omofobico”
Tanto premesso e considerato:
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
- a farsi promotori, anche verso le scuole ed in collaborazione con le associazioni LGBT e le altre associazioni presenti sul territorio, di progetti per la promozione e la diffusione di una cultura di educazione alle differenze;
- a rilanciare con forza la giornata del 17 maggio giornata internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, affinché questa diventi la prima occasione per la sensibilizzazione rispetto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere
- a intraprendere iniziative rivolte alla cittadinanza mirate alla riduzione e alla decostruzione di stereotipi e pregiudizi e di tutela al diritto all’uguaglianza tra ogni persona sia essa gay, bisessuale, lesbica, transessuale o eterosessuale, affermando principi e relazioni di solidarietà.
(Massimo Vannuccini, Luisa Tonioni, Lorenzo Romiti Gruppo consiliare Partito Democratico – Agliana Insieme)
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]