dopo i tagli di rossi. ASL 3 O “APOCALYPSE NOW”

L‘Intersindacale Medica
L’Intersindacale Medica

PISTOIA. La riorganizzazione del Sistema Sanitario Toscano che è attualmente in corso porterà alla costituzione di una unica azienda sanitaria nell’ambito dell’Area Vasta Centro per effetto della fusione delle Asl di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli.

Questa complessa operazione viene vissuta dagli operatori sanitari con molta preoccupazione e tensione soprattutto a causa delle molte incertezze dalle quali è gravata: strutture e servizi che scompaiono o vengono spostati; forte imprevedibilità dei risultati ai quali si perverrà in termini di qualità e di accessibilità alle prestazioni assistenziali; perdita di tenuta delle attività di prevenzione; possibile ulteriore allungamento delle liste di attesa.

Sull’Azienda Sanitaria Locale 3 di Pistoia insistono da sempre altri due problemi irrisolti che l’Intersindacale Medica ha ripetutamente portato all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica locale.

Il primo riguarda le minori risorse economiche complessive con le quali è storicamente finanziata la provincia di Pistoia rispetto al resto della Toscana per effetto d un minor quantitativo di denaro assegnato per ogni singolo cittadino della provincia e del sottodimensionamento degli organici degli operatori sanitari.

È lecito domandarsi se ciò non possa aver prodotto e continuare a produrre effetti negativi sulla salute dei cittadini del comprensorio pistoiese in termini di numero di morti accertate e di morti evitabili, di lunghe liste d’attesa soprattutto in chirurgia, nonché di fughe verso le strutture del privato o verso le altre Aziende Sanitarie Locali o verso le Aziende Ospedaliero Universitarie. L’analisi dei dati correnti prodotti dalla stessa Regione Toscana consentirà di chiarire agevolmente questo dubbio.

Lo Czar di tutte le Sanità
Lo Czar di tutte le Sanità

Il secondo problema e la disparità di trattamento economico degli operatori sanitari della Provincia di Pistoia rispetto agli altri colleghi della Toscana.

Al costante sottodimensionamento degli organici si associa infatti un livello di retribuzione nettamente inferiore a quello, a parità di ruolo, percepito dagli operatori di tutto il resto della Regione, in particolare per dipendenti più giovani. Possiamo affermare con certezza quasi assoluta di percepire, sempre a parità di ruolo, le retribuzioni più basse d’Italia.

Quindi, se fosse dimostrato che la salute dei cittadini ha subito e continua a subire delle penalizzazioni per effetto delle minori risorse economiche, allora chi ha governato in tutti questi anni la Sanità pistoiese a livello gestionale (le varie Direzioni) e ha condiviso le scelte a livello politico (Conferenza dei Sindaci, Provincia e Regione) dovrebbe assumersene pienamente la responsabilità.

Viceversa se al contrario non fosse evidenziata nessuna penalizzazione per la salute dei cittadini allora la Asl di Pistoia verrebbe ad emergere come l’ Azienda da prendere ad esempio in tutto il territorio nazionale, riuscendo a fare molto di più con molte meno risorse ed in questo caso, di conseguenza, quegli operatori sanitari tutti ed i Medici in particolare, dovrebbero essere presi ad esempio prezioso da impiegare come modello per governare questa complessa fase di cambiamento.

E chi fa meglio, anche per un banale senso di giustizia che trova riscontro nei nostri contratti di lavoro, dovrebbe essere premiato. Ma questo al momento non ci risulta.

Intersindacale Medici Ausl3-Pistoia
Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cgil Medici, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Fials Medici, Fvm, Uil Medici

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